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Cargo 200

Regia di Aleksej Balabanov vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cargo 200

di zombi
10 stelle

quando guardo un film come questo, mi convinco sempre di più che i film dell'orrore tout-court abbiano poco altro senso, se non quello di spaventarti e basta. nobile intento per carità, ma la realtà, benchè arzigogolata, è sempre peggiore. CARGO 200 è un pugno, come lapalissianamente ci dice il poster. un pugno grottesco, con una certa vena di sadica ironia che mi porta spesso a sentire emergere un sorrisino che poi viene violentemente smorzato(colpevolmente) da situazione tremende. tutto è tirato e portato agli estremi a simboleggiare una nazione che è lì per implodere e crollare su se stessa. ogni cosa che si vede è marcia, vecchia senza essere vecchia, brutta e squallida. due fratelli rappresentanti l'uno l'esercito e l'altro il pensiero(insegna ateismo scientifico all'università)sono spauracchi di un potere che si regge unicamente sulla paura e il soppruso. il nuovo, i giovani, coloro che verranno e che si arricchiranno durante e dopo il crollo del muro di berlino e di quel moloch nato morto che è la rivoluzione lininista, pensano solo al soldo. che una ragazza sparisca e non se ne riesca a sapere nulla, probabilmente è assolutamente normale per una nazione che ha avuto a che fare negli stessi anni con uno degli assassini seriali più prolifici, spaventosi che la storia dell'umanità abbia conosciuto. lo stesso potere burocratico e centralizzato lo ha difeso, quel mostro, negandone l'esistenza. la grande madre russia non poteva generare rifiuti della società , che dovevano appartenere solo al decadentismo consumistico occidentale. lo stesso zhurov rappresentante della sicurezza e della polizia, sequestra e violenta ripetutamente una ragazzina, figlia di un segretario regionale del partito. quelle strade grigie, la città-fabbrica che espande le proprie dita su tutto ciò che gli cresce intorno, avvelenando coi suoi miasmi coloro che hanno costruito l'impero sovietico e che ne sono vittime consapevoli, tutto nutre il ritorno degli "eroi della patria". le bare contenenti i ragazzi morti nella guerra afgana, sono un rimasuglio di decenza e onore di una nazione allo sbando. le musichette pop sulla macchina del professore, l'esecuzione sommaria di un vecchio conoscente di zhurov(aguzzino prodotto dallo e dell'empiro sovietico)all'ombra di un neon scarico che per essere sostituito ha bisogno di tonnellate di documenti burocratici, l'orrore che il prodotto-zhurov impone alla ragazzina(stupro, necrofilia, violenza psicologica)impotente omuncolo potente grazie alla dittatura-burocratica, nulla di cià che accade nei quasi 90 minuti di questo delirio sembra di troppo... eccessivo di sicuro, il fastidio in alcuni momenti diventa intollerabile, ma il tono grottesco rifà subito capolino a calmare gli animi, come a rabbonirlo, come a ricordargli che queste erano(???) cose che accadevano lontano dagli occhi. CARGO 200 è un film necessario, che per fortuna ho visto alla luce del sole, e che spesso mi ha costretto a ricordarmi che quello che stavo guardando era finzione(!!!)colpevolmente calmandomi. gli orrori accadono, ma se non li vediamo è un pò come non accadessero. attori strepitosi per uno di quegli esempi filmici che nascono maledetti, solo e grazie allo schifo reale. 

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