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L'anno del dragone

Regia di Michael Cimino vedi scheda film

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La recensione su L'anno del dragone

di dansk_noir
10 stelle

Stanley White, poliziotto più decorato (e stronzo) di New York, vuole a tutti i costi far venire allo scoperto gli affari loschi della Triade che comanda su Chinatown.

Dall'altra parte, Joey Tai è allo stesso modo determinato ad emergere nell'ambiente della suddetta mafia cinese.

La banda suonante al corteo funebre nelle prime scene non è che il preludio di quello che aleggerà su tutto il film: caos e morte. Salvo poi nel finale una rivalutazione del punto di vista. 

 

Cimino, che per questa sceneggiatura ha collaborato con Oliver Stone, offre al pubblico una rappresentazione socio-culturale dell'America realistica e piuttosto scomoda; non a caso oltreoceano è sempre stato molto criticato.

L' anno del dragone, pur essendo un noir, va oltre i temi classici del genere e ha come intento di fondo quello di palesare le dinamiche che si vengono a creare all'interno del melting-pot. 

 

L' indagine poliziesca viene infatti in alcuni punti sfiorata o lasciata sottintendere e protagoniste sono le scene dove ha luogo lo scontro-confronto tra i rappresentanti dei vari gruppi/ruoli; scene puntualmente condite da battute sarcastiche memorabili.

Personalmente non ho trovato questo film né esageratamente violento né stereotipato come riportano altri utenti su questo sito, anzi, si vede che gli autori nel processo creativo iniziale hanno approfondito la materia in questione.

 

Mickey Rourke, qui in una delle sue migliori interpretazioni, centra in pieno il ruolo del poliziotto testardo, orgoglioso, insolente ma con una sensibilità di fondo pur dovendosi adattare ad un personaggio più attempato.

Accettabile John Lone nei panni dell'ambiguo giovane affiliato alla Triade e nella media Ariane, per essere il suo primo ruolo.

 

La regia di Michael Cimino è magistrale nel riprendere la realtà metropolitana e le scene d'azione, merito anche dell'uso del formato anamorfico non così ampio e dispersivo come quello visto ne I cancelli del cielo. 

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