Regia di David Slade vedi scheda film
Un film che probabilmente negli anni 80' avrebbe diretto volentieri John Carpenter: ambientazione claustrofobica sotto la neve(come nella Cosa), personaggi duri e combattivi, un notturno interminabile(come Distretto 13 o Halloween), creature sanguinarie con quel poco di umanità residua da aver creato una sorta di "cultura nichilista per vampiri"...
I riferimenti ad altre opere sono numerosi(non ultimo Phantom! di Koontz), e gli attori reggono la loro parte al meglio delle proprie possibilità(Foster, soprattutto in inglese, fa un lavoro sul linguaggio che è notevole; Hartnett è fisicamente adatto al suo ruolo di uomo di legge, e riesce-ma non sempre- a destreggiarsi anche nei momenti più delicati di recitazione emotiva). Il ritrmo della regia è convincente, e i rapporti che vengono a crearsi tra i vari personaggi, come l'epilogo amaro, sono costruiti con sufficiente destrezza ed attenzione.
Tuttavia, c'è una sostanziale differenza tra il grande potenziale della storia e delle sue tensioni drammatiche, ed il risultato, che in alcuni punti latita in incisività e tensione viscerale, come se regista, cast e sceneggiatore non fossero capaci di scendere davvero nelle profondità della propria creatura, e viverne la disperata lotta per la sopravvivenza. Così alla fine il film spaventa, coinvolge, e lascia con un senso di amaro in bocca...ma non scuote completamente nè l'anima nè il cuore, trasformandosi in un discreto esercizio di stile. Bello da vedere, si, ma difficile da sentire intensamente.
Chissà, avendo magari John Carpenter al timone...
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