Regia di Paul Verhoeven vedi scheda film
Rappresentazione eloquente di Eros e Thanatos: cifra stilistica del regista Verhoeven.
Rappresentazione eloquente di Eros e Thanatos: cifra stilistica del regista Verhoeven. Qui al suo secondo lungometraggio olandese. Il contesto sociale in cui si svolge l’azione è appena visibile nell’intimismo della storia, ma siamo negli anni ’70 in cui gli echi della rivoluzione dei costumi anni ’60 sono presenti nei comportamenti sociali sopratutto nel mondo artistico: Erik è uno scultore spudorato, i suoi comportamenti provengono dal modo di vivere dei “provos” olandesi antesignani degli hippys americani. Visto in questa ottica il film si lascia seguire e apprezzare, anche se non tutto fila liscio con la sceneggiatura. Fuorviante il titolo italiano, in originale Turks Fruit si riferisce ai dolci turchi presenti nelle scene finali del film. Grande successo in Olanda, candidato agli Oscar nel 1974 come Miglior film straniero, servì come lancio per l’attore Rutger Hauer (l’indimenticabile Roy Batty in Blade Runner)!
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