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Funeral Party

Regia di Frank Oz vedi scheda film

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La recensione su Funeral Party

di mc 5
8 stelle

Divertente pellicola che sposa la classica black comedy con il piu' tipico umorismo british. Quest'ultimo poi, scorre a fiumi, favorito da un susseguirsi di situazioni surreali, grottesche ed imbarazzanti. La "scena del crimine" è un funerale che vede la partecipazione di una schiera assortita di parenti dalle provenienze piu' svariate, ma tutti accomunati da catteristiche quali l'ipocrisia e la paraculaggine. Frank Oz dirige il film disseminando ovunque dosi perfette di sano cinismo, che rendono la pellicola gustosa e stimolante. L'umorismo grottesco non tocca mai vertici irresistibili, ma -servendosi di dialoghi efficaci e di attori esperti- dà comunque al film un'impronta ben precisa, una identità che lo rende godibile quanto basta. Le gag e le trovate che una accorta sceneggiatura sparge qua e là sono davvero tante. Il film parte da uno scambio di cadaveri e da una bara sbagliata, e termina con una bara che contiene addirittura due "ospiti"; in mezzo poi, troviamo pillole allucinogene scambiate per valium, segreti inconfessabili sulla vita del defunto che qualcuno vorrebbe utilizzare per screditarlo, un nonnetto cattivissimo ed ingombrante. Da segnalare come, nella fase iniziale del film, la sceneggiatura sia particolarmente efficace nell'introdurre i numerosi personaggi allo spettatore, fornendogli tutti gli elementi per poterli poi "inquadrare" nell'evolversi della vicenda, escludendo abilmente il rischio di confezionare delle semplici macchiette. Insomma, la cifra dominante è quel "peggio" che ciascuno dei personaggi riesce a tirare fuori da sè. Tra gli attori (tutti volti inglesi già visti piu' volte altrove) segnalo quell'incredibile "sagoma" allampanata di Ewan Bremner. E, dulcis in fundo, veniamo ad una presenza attoriale che, onestamente, è la piu' scarsa del film, ma che riveste altri motivi di interesse: Jane Asher. La Asher ha ormai superato la sessantina, ma rappresentò (in anni lontani) un'icona della "swingin' London" nei favolosi sixties, in quanto fidanzata "storica" dal 1963 al 1968 di Paul Mc Cartney, e dunque probabile musa ispiratrice di alcuni dei piu' grandi successi dei Beatles. E già che ci sono una curiosità che ho beccato su internet: la Asher, oggi, piu' che l'attrice, fa un'altra cosa, ha un'azienda che produce ed esporta in tutto il mondo ottime torte (...dulcis in fundo, appunto).
PS: se volete ordinare una torta: www.janeasher.com

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