Regia di Brian Robbins vedi scheda film
Eddie Murphy tocca con “Norbit” il fondo di una lunghissima discesa agli inferi della (mancanza di) creatività con un film che sguazza a piacere nel cattivo gusto ma non riesce a strappare nemmeno una risata di numero. VOTO: 1½
Completata la (dolorosa) visione di questo “Norbit“ mi sono chiesto cos'avrei pensato/sentito se per somma sfortuna lo avessi visto al cinema pagando il biglietto. E in fondo trattandosi di una commedia con Eddie Murphy non sarebbe stata un'ipotesi così irreale giacché nel corso degli anni ho visto diversi dei suoi film in sala. Ma meglio non pensarci, perché credo che mi verrebbero in mente solo idee tipo bombe molotov e granate, più l'intera lista dei Santi elencati nel calendario. Mi viene davvero difficile comprendere quel che sia successo a Eddie Murphy e alla sua carriera. Come abbia potuto un attore così talentuoso i cui film giovanili erano un successo dietro l'altro (e non parlo solo di Box-Office) lanciarsi poi senza freni e a testa bassa in una corsa verso gli abissi della (mancanza di) creatività resta mistero insondabile. Desideri inappagati (e inappagabili) di onnipotenza, forse? In ogni caso, pur avendo visto più di un suo film decisamente brutto (la scelta è in tal senso ampia nella sua produzione post-1995), “Norbit“ può solo rappresentare il fondo assoluto di una carriera rivelatasi decisamente fatua. Impossibile pensare a qualcosa di peggio. Davvero: assolutamente impossibile! Seppure in un prossimo futuro, spinto da esasperato masochismo, Eddie Murphy dovesse chiamare a Hollywood Massimo Boldi e Alessandro Siani e registrare su pellicola una gara di scoregge e vaffa non credo che il risultato riuscirebbe ad essere granché peggiore di “Norbit“. Siamo al cospetto di un'opera che pur sguazzando a piacere nel cattivo gusto e negli stereotipi più triti non riesce comunque mai a far ridere. Inutile aggiungere che il film venne ricevuto a pesci in faccia -assolutamente meritati- dalla critica, raggranellando qualcosa come 8 nominations ai Raspberries Aawards, con Eddie Murphy mattatore assoluto (suo malgrado, visto che tali riconoscimenti incoronano il peggio dell'anno) con ben tre razzies vinti in prima persona nelle categorie attore protagonista, attore non protagonista e attrice non protagonista. Praticamente un record ben difficilmente superabile in futuro. Curiosamente, il film ricevette anche una nomination ai veri Oscar nella sezione miglior trucco. Anche questa ben meritata direi, in quanto le trasformazioni 'tre in uno' di Mr. Murphy risultano davvero credibili, segno che siamo di fronte a una pellicola dal budget rispettabilissimo realizzata da professionisti altamente competenti. Ma in questo caso questa è solo un'aggravante!
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