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Viva Zapatero!

Regia di Sabina Guzzanti vedi scheda film

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La recensione su Viva Zapatero!

di mmciak
8 stelle

"Viva Zapatero!" diretto nel 2005
da Sabina Guzzanti,devo dire che
mi è piaciuto.

Inchiesta di Sabina Guzzanti
partendo dalla storia del suo "Raiot",
il programma in onda su Rai tre
chiuso dopo una sola puntata,
nonostante gli ottimi risultati di
ascolto,e fa un quadro dell'attuale
situazione dei mass-media e Politica in Italia.

Il Film prodotto da Lucky Red,ciocco Produzione,
Secol Superbo e Studio Uno,è il 2° Lungometraggio
di Sabina Guzzanti dopo:"Bimba"
(prodotto proprio da Medusa) ed è il primo
in senso documentaristico
nel quale l'Attrice ricostruisce le
vicissitudini successive al suo programma
satirico "Raiot-Armi di distrazione di massa",
chiuso dalla RAI dopo la prima
puntata nonostante gli alti ascolti.

L'Attrice-Regista a mio parere ha voluto questo Film
per far luce sulla situazione che stavamo vivendo
nel periodo del secondo governo Berlusconi e
dove dalla sua esternazione all'estero,
chiamato "Leditto Bulgaro",hanno
finito di lavorare Biagi,Santoro,Luttazzi
e tanti altri compresa lei che gli hanno
letteralmente censurato il programma
satirico.

Insomma vedere questa pellicola dove
ormai in certe fasi il berlusconismo
sta volgendo al termine anche per
la perdita del potere del Cavaliere,
fa venire i brividi per come la Tv
è stata plasmata da una persona
che ha un conflitto di interesse
enorme e si è trovato a controllare
6 emittenti tra private e statali.

Comunque la Guzzanti prende come riferimento
Micheal Moore,ma  ha uno stile ben delineato
ed ironico nel modo giusto,e con una voce
molto bassa ci racconta la situazione obbrobriosa
che l'Italia si era infilata dove il parlamento
era impegnato a fare le legge su misura del Cavaliere
per i misfatti commessi,e dove aveva affermato
nel suo insediamento che non sarebbe intervento
verso la Tv di Stato,smentita poi dalla esternazione
estera.

Insomma in Tv dopo l'eliminazione di questi
la satira mancava completamente e che
l'informazione politica era in mano a uno come
Bruno Vespa,e dove per una giornalista
Francese non sa descrivere cos'è "Porta a Porta".

Il Film si snoda a delle interviste su vari personaggi
epurati dalle Tv compreso Grillo che attacca
i giornali in una intervista in tribunale,
con affermazioni pesanti di Travaglio
che ci racconta il dietro le quinte
dietro l'emittenza pubblica.

Ma la Guzzanti non è
tenera neanche verso l'opposizione,
che sembrava immobile davanti a questo scempio,
e che personaggi graditi alla maggioranza
di sinistra,erano dentro l'amministrazione della RAI.

Ma anche per il fatto che quando il Centro-Sinistra
era al governo perché non ha fatto la legge
del conflitto di interessi?

E ancora oggi è stato uno sbaglio enorme dichiarato,
che a mio parere si dovrebbe comunque
fare una legge seria sull'argomento.

Il programma Raiot dovevano
essere una serie di puntate monotematiche
della durata di un'ora ciascuno,
che comprendeva un monologo
della Guzzanti più vari sketch e nella prima (e unica)
puntata trattava della libertà di espressione,con
una parodia dell'allora ministro delle
telecomunicazioni Maurizio
Gasparri da parte di Neri Marcorè,
e dell'allora presidente del
consiglio Silvio Berlusconi e di Lucia Annunziata.

Il programma per la cronaca
venne visto da 1.834.000 telespettatori,che
equivale al 18,37% di share e fino a raggiungere il 25%,
insomma più di due milioni di telespettatori.

Dopo questo Mediaset,
criticò e attaccò fortemente il programma,
reclamando 20 milioni di euro di danni dalla RAI, la produttrice,per poi dopo
la decaduta denuncia per diffamazione
rifiutata per mancanza di fondamento e giudicando
Raiot "non diffamatoria in quanto programma satirico
e in quanto i fatti raccontati
nel programma sono autentici",
insomma il giudice diede ragione alla Guzzanti
perché era "pura Satira" e che erano "fatti veri".

Poi infatti mette in campo la libertà  di impressione
e dove eravamo al 77° posto nel mondo,
e il fatto che l'Italia sia scesa al 67º posto secondo
l'Osservatorio Mondiale delle Libertà Civili;
e che la Tv non diceva queste cose e che lei
è stata vittima di una censura.

Certo poi salta all'occhio della arrabbiatura
e l'astio della Guzzanti che gli è venuto
dopo l'interruzione del programma,
per i politici che ferma per strada,
come Gasparri ad esempio ma
anche alcuni della allora maggioranza,
che praticamente danno risposte così
piccole che sono incommentabili.

Il titolo del Film ha un richiamo
forte all'azione dell'allora leader socialista
e riformista spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero,
che è riuscito,come promesso
dopo la vittoria alle elezioni,
a fare una prima riforma TV
slegando l'ente pubblico RTVE
dalla partitocrazia e ad
aprire il mercato ad altri soggetti,
riforma a mio parere che
si dovrebbe fare anche per la RAI da tanti anni,
ma controllare la Tv
pubblica fa gola da destra a sinistra,
ma è anche un richiamo al film di Elia Kazan del 1952 "Viva Zapata!".

In conclusione un buon Film,
che va diretto all'obbiettivo
e lo colpisce in pieno,
con l'ironia anche seria
della Guzzanti che funziona,
e che si è riscattata con la seconda
puntata,per protesta,nell'Auditorium
di Roma, con entrata gratuita.
con schermo gigante e circa 15.000
persone fuori per vederla.

Però dopo alla fine del Film,
in piena riflessione e dopo
aver ascoltato la gente comune
intervistata che si lamentava
di tutto,ti chiedi come abbia
fatto a ritornare al potere
nel 2008 per poi andare a finire
come sappiamo tutti.

Il mio voto: 7.

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