Regia di Sabina Guzzanti vedi scheda film
A me piace la Guzzanti, ma al cinema mi ha spesso deluso e quindi non ho visto il film in sala, l’ho visto in questa occasione Tv, e non me ne sono pentito, anche perché diciamo pure non si tratta di fiction, ma di un film denuncia alla Moore, che parte dal fatto della tagliata trasmissione di Rai Tre dell’attrice: Raiot. Un film che, visto la realtà ed i fatti che corrono ormai all’impazzata nella nostra storia di costume, poteva essere ormai invecchiato, nonostante i sei anni trascorsi dalla sua uscita ed invece a dire che è attuale è dire poco, evidentemente siamo immersi in un pantano culturale e politico che a dire dilagante è dire poco, ma che ci ha coinvolgere in maniera difficilmente reversibile. La Guzzanti fa la sua inchiesta proponendosi in maniera pacata ai suoi interlocutori, ma decisa al massimo a non demordere e continuare a battersi anche in situazioni che avrebbero aizzato un ghiro dormiente. L’attrice si confronta con altre realtà extra italiane, come quelle francesi, inglesi, spagnole, tedesche, dove la satira è sostenuta per quello che è, e cioè è lo sberleffo necessario al potere ed in un qualsiasi momento storico, escluso nelle dittature, è sopportato. Esempi anche in tempi remoti ce ne sono, ma in Italia la politica non la sopporta, non la digerisce e non la tollera, denunciandola come assalto politico e dichiaratamente velleitario. Esempi di attori messi alla berlina per questo ce ne sono, uno per tutti Dario Fo, che è presente come testimone e commentatore nel film, ma trascorsi gli anni ’70 si pensava che i costumi fossero cambiati, ma con l’avvento di questo regime berlusconiano tutto è ricominciato in maniera anche più marcata, e non solo per parte di destra, purtroppo!
certo la naturale destinazione è la Tv, ma visto quello che è successo è già un miracolo vederlo dopo sei anni in Tv per sfruttare il fenomeno
una regia da documento
una testimonianza di satira più che interessante
la sua persona ci porta nel probelma
uno della terna incriminata, un portento scomodo, ma un portento
E' un esempio perenne di questa Tv che ci perseguita
la vittima più in vista e meno tollerata dagli spettatori, che è stata l'esempio marcato contro Berlusca
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