Regia di Sabina Guzzanti vedi scheda film
Sabina Guzzanti realizza “Viva Zapatero!” con l’intento di sbugiardare, con le proprie testarde e faziose tesi, il modo un tantinello facilone ed ipocrita con cui il CdA della Rai sospese il suo “RAIot”, nel 2003. Il film è in realtà, come detto, un documentario. Fatto di interviste, riflessioni, appunti di cronaca. Lo stile non si avvicina minimamente a quello di Moore, che è il giornalista/regista che maggiormente viene in mente mentre si guarda questo “Viva Zapatero!”. Moore è più navigato, forse anche più furbo ed edulcorato. La Guzzanti invece è incazzata nera e mette in piazza tutta la sua rabbia spiegando il prima, il durante ed il dopo della sua vicenda “tutta italiana”.
Il film non diverte, ma non è il suo scopo. Piuttosto, il film interessa, lascia interdetti, addirittura inquieta. Perché per certi versi “fa informazione”. Il suo difetto è che anche al pubblico di sinistra, presumibilmente quello che con maggiore curiosità ed interesse si è precipitato a vedere il suo film, la Guzzanti ha fornito una versione dei fatti univoca, senza quel contraddittorio tanto caro a lei e a tutti gli anti-berlusconiani. Il tentativo di dar voce ai vari Gasparri, Alberoni, Veneziani, è un modo “apparentemente” garbato, ma senza dubbio ancora grondante di quella rabbia repressa che non le permette di essere “veramente” garbata.
Alla fine rimane un prodotto fazioso, rabbioso, squilibrato (a sinistra), ma terribilmente interessante.
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