Espandi menu
cerca
Good Night, and Good Luck.

Regia di George Clooney vedi scheda film

Recensioni

L'autore

okkio

okkio

Iscritto dal 14 marzo 2005 Vai al suo profilo
  • Seguaci 1
  • Post -
  • Recensioni 362
  • Playlist 1
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Good Night, and Good Luck.

di okkio
stelle

L'intento del film è sicuramente da ammirare: portare in scena un periodo buio della storia americana per un americano (e per giunta star hollywoodiana alla sua seconda prova dietro la mdp e in contemporanea al bel Syriana) non deve essere stato semplice. ancora di più se si pensa che Clooney ha lavorato su un soggetto che in qualche modo lo interessava personalmente (il padre è stato giornalista per molti anni). e in maniera abbastanza intimista ha cercato di portare avanti il racconto di un breve - ma essenziale - periodo della vita di Murrow. La regia è molto buona, agile, discreta eppure non statica: la scelta del bianco e nero era quasi obbligata, la colonna sonora è ammaliante.
Good night and good luck è un film agile nella struttura, leggero, fila liscio senza intoppi, vista anche la durata di 90 miniti. e' una pellicola asciutta, che non ha nulla dell'invettiva, forse un tantino troppo cerebrale, tanto che le emozioni che fa vivere sono scarse. alcuni dialoghi risultano eccessivamente forbiti, anche se in alcuni casi è necessario ammettere che sono funzionali al racconto (per esempio le citazioni di Shakespeare oltre ad offrire un ottimo snodo narrativo, sono perfettamente indicative del modo di fare giornalismo). è inoltre un film indipendente, dal budget evidentemente "basso" (pochi esterni, molti interni, bianco e nero, poche location, ristretto numero di personaggi, low profile generale), sufficientemente lento e snello. ottima prova del protagonista, Strathairn, che porta sullo schermo un personaggio ben delineato, spigoloso, cinico eppure animato da forti ideali. i restanti personaggi (tranne Patricia Clarkson e il Ray Wise) rimangono fondamentalmente in penombra, sono poco caratterizzati. anche Clooney ritaglia per sé un ruolo che è essenzialmente di contorno. In definitiva, a me pare un necessario inno alla libertà - che chi vuole può tranquillamente interpretare alla luce della situzione italiana e internazionale del periodo in cui è uscito - di espressione, godibile, non noioso, ma forse un po' di maniera. Siamo lontani da Tutti gli uomini del presidente

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati