Regia di Giuseppe Bertolucci vedi scheda film
"Tuttobenigni", diretto da Giuseppe Bertolucci, è una delle prove che l'umorismo toscano non si basi solo ed esclusivamente sulla formalità dell'accento. Qui Benigni è al suo massimo, ha il suo spazio e riesce ad essere schietto ma mai volgare: questo spettacolo rappresenta la maturità di un'esperienza teatrale durata oltre un decennio - basti pensare alle sue partecipazioni ad innumerevoli commedie e non teatrali - quale esercita ed esprime una cultura comica unica nel suo genere, parecchio legata ad un linguaggio toscano tipico del suo personaggio meglio riuscito fino ad allora, ovvero il famoso Mario Cioni. Si spazia dalla politica al sesso e dal sesso alla religione, fino a parlare di Guid..ehm.. Dio. La regia di Bertolucci è vivace: in particolare durante il monologo su Caino e Abele, Benigni riesce ad impersonare perfettamente le gestualità di due personaggi differenti, sottolineando ironicamente il punto cardine che porta ad una conclusione alla vicenda. I vari spettacoli, registrati intorno al 1982 e il 1983, sono collegati da alcuni intermezzi musicali dove il Benigni suona la chitarra, o anche facendo performance, canzoni proprie come "L'Inno del Corpo Sciolto" o "Playboy", ma anche una canzone - "Via con Me" di Paolo Conte - alla quale da un'interpretazione personale prettamente legata all'aspetto comico del personaggio pubblico. Carini anche gli intermezzi che vedono Benigni fare una gara di mosca cieca assieme al pubblico di una cittadella toscana, o anche di varie interviste di pochi minuti.
Magari fosse di nuovo così.
8½/9.
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