Regia di Gerard Damiano vedi scheda film
Spunto pretestuoso, umorismo da quattro soldi, un’attrice (la Lovelace) non particolarmente avvenente, buchi di sceneggiatura, eroticamente grigio. In parte sembra di dire ovvietà, trattandosi dopotutto di un porno quasi amatoriale, ma la “Golden Age of Blue Movies” in realtà ha offerto prodotti diginitosi e ben superiori a Gola Profonda il quale gode di una fama immeritata e immotivata, alimentata ai tempi da un tam-tam popolare e giornalistico. Resta tuttavia la sua portata rivoluzionaria.
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