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La colt era il suo Dio

Regia di Dean Jones (Luigi Balzella) vedi scheda film

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La recensione su La colt era il suo Dio

di mm40
2 stelle

Dean Jones, che dirige questa sconquassata e prevedibilissima pellicola spaghetti western, altri non è che lo stesso Paolo Solvay che qui si occupa del montaggio, e cioè in definitiva trattasi all'anagrafe di Luigi Batzella, un talento innato per lo 'scult' e una miriade di pseudonimi dietro cui nascondere le proprie malefatte artistiche. Questo scalcinato lavoruccio mette in scena - con un copione di Arpad DeRiso - la solita vendetta personale del solito cowboy 'bello e dannato', le cui vesti indossa nientemeno che Goffredo Scarciofolo, meglio noto (si fa per dire) come Jeff Cameron; al suo fianco si trovano Krista Nell, Donald O'Brien (francese dal nome ben poco francese, accreditato disastrosamente nei titoli di testa come Donal O'Brien) e in un ruolo marginale c'è anche Attilio Dottesio, sempre efficace. Se poche sono le attese per questo film, forse neppure saranno ripagate del tutto: l'andamento assonnato della narrazione non concede più di tanto entusiasmo, come invece riescono a fare costumi e locations improbabili, oltre che la proverbiale imperizia del regista (il duello conclusivo è qualcosa di leggiadramente antispettacolare). Curiosità: Imdb segnala come co-regista, effettivamente non accreditato, il giovane Joe D'Amato. 2/10.

Sulla trama

Jackson, pistolero senza scrupoli, ritorna nella corrotta Langford City per compiere la sua personale vendetta.

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