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La dérobade - Vita e rabbia di una prostituta parigina

Regia di Daniel Duval vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La dérobade - Vita e rabbia di una prostituta parigina

di zombi
8 stelle

erano veramente anni che volevo vedere questo film. l'ho visto anche in lingua originale, in tv... uno di quei film che ti prendono lo stomaco con due mani e cominciano a torcerlo. sotto titolo italiano azzeccatissimo. vita e rabbia di una puttana. non c'è bisogno di attendere la migrazione dall'est-europa o dall'africa di tratta delle bianche o delle negre. una donna vista solo come capitale per rimpinguare il malloppo. per fare in modo che il magnaccia abbia il bel completo e le scarpe inglese, o la bagnarola nuova pronta in concessionaria. "smetti di vendere scarpe, da domani fai la bella vita", spesi insieme ai "ti amo" e ai "l'anno prossimo smetti e cominci ad occuparti delle ragazze" un bordello suo insomma, la rispettabilità. da puttana a madame. vabbè può anche starci, ma per una puttana che sogna un pò di libertà c'è sempre un muro contro il quale sbattere. "vuoi sempre fare di testa tua e poi vedi come finisce" le dice il magnaccia dopo avergli fatto distruggere l'appartamento che marie/sophie avevano messo su con la puttana/amica malou(una splendida maria schneider), da un cliente complice. anni fa vidi in uno speciale sul cinema francese una scena dè la dèrobade nella quale miou-miou pettinata alla moda e con un abito scollato e aderente di pelle nera sguardo perso e fisso alla telecamera, cominciava a sbattere la testa contro il vetro della porta fino a quando non lo sfondava spaggandosi la testa. dall'altra parte clienti e passanti con sguardo indifferente che osservavano. e il magnaccia a fingere di preoccuparsi. la consola ma la sua unica preoccupazione è quella di perdere il suo unico mezzo di sostentamento. alla fine sophie, si riprende il nome(marie mage) e si fa cancellare il nome da schedata. ad un prezzo grandissimo che lei nega. la scheda da puttana non esiste più, e al chiedere del poliziotto qyuanto le è costato nei confronti del magnaccia lei si gira e dice che non ha mai avuto il magnaccia. una merda d'uomo che non è capace di farsi seguire in casa o di farla tornare a battere nemmeno con le minacce o con le botte. sophie che l'ha salvato da morte certa riscattandolo nei confronti del racket raccogliendo una grossa somma, ricattando un cliente e battendo a più non posso, come può avere un qualche rispetto per quello che doveva essere il suo uomo. e ha ragione. ci saranno botte e magari anche la morte, ma se non potrà avere la sua libertà, allora a quel punto che le serve la vita(che moodyson l'abbia visto e amato questo film?...). un film che nonostante i suoi 25 anni sembra fatto oggi. nudo e crudo, con scene di una violenza psicologica enorme come quella in cui il magnaccia con i suoi scagnozzi individua i tre stronzi che hanno picchiato malou e sophie derubandole e dopo averli picchiati e portati in uno scantinato, obbliga due del gruppo che sembrano fratelli a spogliarsi e uno dei due a succhiare il cazzo all'altro... "tu è meglio che te lo fai diventare duro altrimenti te lo taglio... e tu... chinati e succhiaglielo" e questi sono costretti a farlo perchè quelli non scherzano. mi ha eccitato e scioccato vedere uno dei due stronzi cominciare a piangere e non riuscire a smettere mentre l'altro in basso(il fratello, l'amico?...) si dava da fare per farlo venire il più in fretta possibile. e che dire di miou-miou?... la signora sylvette hery, in arte miou-miou(solo i francesi si possono permettere nomignoli così fantastici per le loro fantastiche attrici)è un vero peccato che sia un bel pò che non si veda. e dire che loro garantiscono attività e bei ruoli alle signore che hanno fatto la fortuna del loro cinema negli anni passati(penso a bulle ogier, nathalie baye, aurore clement, bernadette lafont). un ruolo indimenticabile, per un viso e un corpo che non si dimenticano, tanto per rimembrare alle giovani leve che non basta essere bellissime e spogliarsi con disinvoltura per essere delle dive. di nuovo è d'obbligo ricordare la maria schneider di merry-go-round e naturalmente ultimo tango e un cameo di un giovane e sconosciuto jean-claude dreyfuss, indimenticable macellaio di delicatessen e duca per rohmer. "non ho mai avuto un magnaccia!"

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