Trama
Il film Sorry, Baby racconta la storia di Agnes (Eva Victor), una giovane e brillante docente universitaria in una tranquilla cittadina del New England, che sta cercando di rimettere insieme i pezzi della sua vita dopo un trauma profondo. Tutti intorno a lei sembrano andare avanti. Lei, invece, resta ferma.
Mentre la sua migliore amica Lydie si trasferisce, mette su famiglia e costruisce una nuova vita, Agnes resta lì, alle prese con un passato che ancora la trattiene e un presente che richiede uno sforzo titanico anche solo per essere vissuto.
Il film Sorry, Baby è il ritratto spiazzante, ironico e toccante di quel momento sospeso in cui la vita non torna a scorrere, non ancora. Non si tratta tanto di “superare” qualcosa, ma di convivere con ciò che non si può dimenticare. Il film segue Agnes in un percorso fatto di piccoli crolli e impercettibili rinascite, in cui l'umorismo si fa scudo e rivelazione, e i momenti di intimità - con gli altri e con se stessa - diventano più potenti di qualsiasi svolta narrativa.
Sorry, Baby è un film che affronta in modo inedito il tema del trauma e della guarigione, rifiutando i toni cupi dei drammi convenzionali. Eva Victor costruisce una narrazione intima, divisa in cinque capitoli non lineari, in cui il tempo si deforma come spesso accade nei momenti di crisi.
Prodotto da A24, l’opera riflette sulla difficoltà di “andare avanti” mentre tutti gli altri sembrano riuscirci; sull’importanza delle relazioni non romantiche, in particolare l’amicizia tra donne; sulla capacità dell’umorismo di sopravvivere anche nei momenti più oscuri; sull’esperienza corporea del trauma e della sua elaborazione; e sulla forza silenziosa del quotidiano nella ricostruzione di sé.
L'evento traumatico che segna la protagonista (un’aggressione sessuale da parte di un professore) non viene mai mostrato esplicitamente. Il film sceglie di concentrarsi sul “dopo”, con sensibilità e rispetto, lasciando che la violenza resti una presenza fantasmatica ai margini.
Scritto, diretto e interpretato da Eva Victor, il film Sorry, Baby è un’opera prima fortemente sostenuta da Barry Jenkins, che ha creduto nel talento della regista come cineasta a tutto tondo.
Il film è stato girato in tre settimane in Massachusetts, in ambienti interni minimalisti e pieni di atmosfera. La fotografia di Mia Cioffi Henry cattura l’interiorità di Agnes attraverso spazi, cornici e assenze, mentre la colonna sonora originale di Lia Ouyang Rusli accompagna con grazia l’altalena emotiva della protagonista, mescolando elettronica, silenzi e tenerezza.
La scelta di non mostrare il trauma, ma di raccontarlo attraverso sguardi, frasi spezzate e piccoli gesti quotidiani, rende il film ancora più potente. E al centro di tutto, c'è il rapporto tra Agnes e Lydie, interpretata da Naomi Ackie, che rappresenta un tipo di amore spesso invisibile al cinema: quello che non si consuma, ma che sostiene.
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