Regia di Vincent Gallo vedi scheda film
The Brown Bunny è indubbiamente uno dei capolavori del cinema indipendente degli ultimi anni. Ci sarebbe molto da parlare, discutere o forse addirittura argomentare su questo film di Vincent Gallo. Come altri hanno ben detto questo film è sicuramente un on the road. Ma questa osservazione va un'attimino presa in considerzione, perchè qui ci troviamo di fronte ad un film addirittura Lynchano, una sorta di Lost Highway. Il protagonista di questo fim perccorre davvero questo viaggio? Chi sono tutte le donne che lui incontra sul suo cammino e bacia per poi abbandonarle?
Ecco mi piace pensare che questo film sia una pura illusione e la vera trama risiede negli ultimi dieci minuti, dove in realtà capiamo che la donna che lui cerca, ovvero la sua donna è morta, violentata sotto i suoi occhi. Lui non può che parlare con il solo fantasma di lei, e prendere anche una rivalsa nei suoi confronti mostrando la sua viritlità (vedi la scena del bocchino). Ma tutto il resto, tutto il film per intenderci sono la rappresentazione emblematica dell'impotenza di quest'uomo, non gli resta che vagare in giro per l'Amarica e baciare le donne che gli potrebberò ricordare la sua di donna. Ma non riesce a farle sue queste donne, perchè lui è impotente e sa bene che ognuna di esse sono solo dei fantasmi della sua donna violata, uccisa, stuprata.
The Brown Bunny è una soggettiva sul mondo da parte di questo personaggio silenzioso, interpretato dallo stesso Vincent Gallo. Questa soggettiva è illusoria, finta, cinematografica e questo Vincent Gallo ce lo mostro attraverso un parabrezza (simbolo autentico della visione cinematografica) sporco. Perchè questa è una storia sporca, una storia bassa e carnale. Da qui l'idea, credo di mettere in mostra una scena pornografica.
Da studiare.
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