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The Time Machine

Regia di Simon Wells vedi scheda film

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Thrombeldimbar

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La recensione su The Time Machine

di Thrombeldimbar
2 stelle

Remake del film "L'uomo che visse nel futuro" tratto dal visionario avveniristico racconto "La Macchina del Tempo", il famoso romanzo di H.G.Wells considerato uno dei padri della letteratura fantascientifica. Solitamente, per mia convinzione personale, tendo a non valutare il film in riferimento all'opera letteraria da cui è tratto. Questo secondo me è sbagliato su molti punti di vista e  almeno nella maggior parte delle ipotesi. Io preferisco concentrarmi di più su ciò che sto guardando senza confrontare le due forme artistiche molto differenti l'una dall'altra. Questo film è brutto non perchè ritengo indubbiamente un capolavoro il racconto dello scrittore inglese, ma perchè lo è in quanto tale. A partire dai molti dialoghi "nerd convenzionali" dal significato approssimativo se non nullo, dagli episodi e situazioni che rasentano una forma ridicola estrema, e per ultima analisi, la più importante, quella di snaturare il film rendendolo una versione piaciona d'intrattenimento. Cosa purtroppo sempre più comune nel panorama Hollywoodiano. 

 

Alexander Hartdegen (Guy Pearce), un'insegnante di ingegneria vive la sua vita in modo felice perchè sta lavorando a un progetto che rivoluzionerà il mondo, e anche dal fatto che ben presto sposerà la sua amata fidanzata Emma. Ma quando Emma viene accidentalmente assassinata davanti ai suoi occhi da un ladruncolo da quattro soldi, all'improvviso tutti i suoi sogni di lasciare un'impronta indelebile nella storia dell'umanità sfumano. Il professore quindi in preda alla disperazione lavora ossessivamente per costruire una macchina del tempo. L'intento è quello di tornare indietro per evitare l'assassinio e riportare in vita Emma.. La nota positiva che ho apprezzato è racchiusa nel finale, solo se interpretato da un certo punto di vista. Cioè quello di riscrive una conclusione più definita che mancava al racconto. E credo che non si tratti di un caso.. Piccolo colpo di genio scaturito dalla creatività del regista Simon Wells, che curiosamente risulta essere il pronipote del famoso scrittore inglese. Per il resto stendo un velo "pietosetto" e ritengo più che opportuno in un futuro prossimo di visionare il film del 1960.

 

2-1/10

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