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Finalmente l'Alba

Regia di Saverio Costanzo vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Finalmente l'Alba

di obyone
7 stelle

 

Rebecca Antonaci

Finalmente l'alba (2023): Rebecca Antonaci

 

Venezia 80. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica.

Nel suo primo film da dieci anni a questa parte Saverio Costanzo fa rivivere la Golden Age di Cinecittà con un racconto di formazione che abbraccia il tempo di una notte. Nell'attesa di un'alba che tarda a rischiarare il litorale romano la giovane Mimosa (Rebecca Antonaci) apre gli occhi ad un mondo fasullo che rischia di tramortirla con i suoi riflessi accecanti. L'ingenua ragazzina del volgo romano entra, per caso, nelle grazie di una diva del cinema che sta lavorando sul set di un colossal americano. Mimosa viene notata da Josephine Esperanto che riconosce in lei il pregio di un'anima incorrotta dalla vanità del cinema e della Hollywood romana.

 

Lily James

Finalmente l'alba (2023): Lily James

 

Saverio Costanzo si ispira fortemente alla morte della giovane Wilma Montesi che venne trovata riversa sulla spiaggia romana il 9 aprile del 1953. Si disse di tutto e di più sul caso che divenne, all'epoca, motivo di scontro politico per via del presunto coinvolgimento nella vicenda di politici di caratura nazionale rei di presenziare ad equivoche festicciole a base di sesso e sostanze stupefacenti. Il caso Montesi tenne banco per mesi, alimentando le pagine di rotocalchi scandalistici e quotidiani nazionali, tra accuse, processi, clamore mediatico e propaganda politica. Di quel fattaccio di cronaca Mimosa incarna la povera Wilma Montesi mentre lo scenario della festa, a cui la ragazza partecipa nella notte più lunga della sua vita, è simile alle privatissime feste del marchese Ugo Montagna in cui i vip si lasciavano andare ad orgie e baccanali.

Saverio Costanzo affida alla compagna Alba Rohrwacher il ruolo di Alida Valli, attrice di fama internazionale che all'epoca, insofferente ad Hollywood e all'ossessivo controllo imposto dal produttore David O. Selznick ai suoi attori, era rientrata in Italia, non senza aver lavorato con registi del calibro di Alfred Hitchcock e Carol Reed. Il personaggio di Alida Valli funge da cerniera tra il mondo del cinema romano e quello della dolce vita che coinvolgeva, appunto, ricchi aristocratici, artisti e politici. Uno di essi, il musicista Piero Piccioni, figlio di un ministro del governo Italiano, era il compagno dell'attrice e fu effettivamente coinvolto nel caso Montesi.

 

Alba Rohrwacher

Finalmente l'alba (2023): Alba Rohrwacher

 

Costanzo ricrea nella prima parte del suo film gli ambienti frenetici di Cinecittà e del set in cui Josephine Esperanto (Lily James) interpreta una regina egizia. Ma è nella notte che si accendono i riflettori sulla folle e disinibita vita romana. Da qual momento la riflessione del regista si sposta sugli eccessi delle feste notturne animate da starlette ed impresari vogliosi di provare la giovane merce.

Mimosa transita in un mondo meschino svelando la sporcizia sotto il tappeto e la solitudine che si nasconde sotto le cotonate parrucche delle dive.

Il regista dirige la parte degli eccessi con tutta la tensione che serve allo spettatore per ritrovarsi nel bel mezzo del caso Montesi e sperare di uscirne illeso nell'animo più che nel corpo.

Splendido e feroce il prologo metacinematografico mentre il simbolico finale sembra alludere alla capacità di domare un mondo corrotto e violento ed ammansirlo come un micetto. Dopo una notte di eccessi Mimosa esce fisicamente e metaforicamente dal rione popolare che l'ha vista crescere, e dopo aver assaporato le delizie del cinema e dell'alta società senza perdere senno e candore, torna inquieta alla rassicurante città con l'amaro gusto della solitudine tra i denti e la consapevolezza che le miserie dei ricchi sono le stesse dei poveri. Domato il felino delle invidie e della falsa sicurezza del danaro la vita di Mimosa non può che essere una strada in discesa.

Ottima è la ricostruzione d'epoca e splendida la fotografia. La giovane protagonista è, forse, sin troppo monocorde nel suo incredulo passaggio tra le belve di un mondo a lei sconosciuto ma il suo atteggiamento sciatto e "volgare" sono ciò che la preserva dalla corruzione.

Non un capolavoro ma senz'altro godibile. 

 

Joe Keery, Rebecca Antonaci

Finalmente l'alba (2023): Joe Keery, Rebecca Antonaci

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