Regia di Sean Penn vedi scheda film
Sean Penn si misura col genere thriller ma è davvero molto bravo (e coraggioso) a mantenere la sua creatura sui binari del dramma esistenzial-filosofico anziché (s)cadere nei cliché del genere.
Sean Penn prende un romanzo svizzero pubblicato nel lontano 1958 e ne porta sul grande schermo la riduzione scritta a tal scopo da Jerzy e Mary Kromolowski. Si potrebbe pensare di essere in piena zona poliziesco-thriller eppure sarebbe assai riduttivo etichettare così questo “La promessa“, vero e profondo dramma esistenzial-filosofico. Protagonista è il detective Jerry Black, magistralmente interpretato da Jack Nicholson, che a pochissime ore dal pensionamento incappa nel brutale omicidio di una bambina, ritrovandosi addosso l'ingrato compito di comunicare tale funesta notiziaai genitori della vittima. La promessa del titolo è quella che in tal sede Black fa alla madre della piccola, di catturare cioè il colpevole. Se la prima parte del film fila via -nel bene e nel male- come il più classico dei thriller, è la seconda parte quella che permette al film di Penn di affrancarsi dai consueti canoni del genere, lasciando progressivamente da parte il tentativo di soluzione del crimine, del quale continua comunque a centellinare sapientemente indizi (a volte peraltro volutamente fuorvianti) allo spettatore, e concentrandosi invece sulla crescente malsana ossessione del protagonista. Meriti del regista a parte, il film conta su una convincente fotografia curata da Chris Menges, nonché su una colonna sonora da urlo composta da Klaus Badelt e Hans Zimmer. Il cast, a leggere i crediti, sarebbe da kolossal, con nomi del calibro di Benicio Del Toro, Vanessa Redgreave, Mickey Rourke, Harry Dean Stanton, Sam Shepard... In realtà hanno tutti ruoli minimi, poco più che cameo che fanno ipotizzare partecipazione più per amicizia con Penn che altro. Gli unici due ruoli di un certo peso, oltre a quello di Nicholson chiaramente, li occupano invece Robin Wright Penn, all'epoca moglie del regista, e Aaron Eckhart. Non bene le cose al botteghino, con 29 milioni di incassi contro un budget di produzione di 35 milioni.
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