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Buckaroo - Il winchester che non perdona

Regia di Adelchi Bianchi vedi scheda film

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La recensione su Buckaroo - Il winchester che non perdona

di mmciak
4 stelle

"Buckaroo-Il winchester che non perdona" diretto
nel 1968 da Adelchi Bianchi,devo dire che mi ha
lasciato perplesso.

La storia tratta che Lash accompagnato da un amico,
si reca in un villaggio ai confini con il Messico
per prendere possesso di una miniera.

Lash è un uomo senza scrupoli,si impadronisce
del giacimento aurifero di Johnny e in
pochi anni diventa il più ricco e potente
proprietario della zona e condiziona pure
la vita politica.

Poi un giorno in paese arriva Buckaroo,
un domatore di cavalli che è bravo con
il suo winchester,che accetta di lavorare
per conto di Johnny:andando incontro a molti rischi
e allora la sua banda lotterà contro gli uomini di Lash senza
esclusioni di colpi.

Il Film si colloca nello "Spaghetti Western" e siccome
che il capostipite "Per un pugno di dollari"
era ancora fresco,l'inizio di questa storia comincia
uguale anche se ci sono molteplici differenze come
ad esempio che il personaggio principale aiuta un tipo
nella sua miniera per l'oro.

Però purtroppo la pellicola sembra ingessata e
ha un meccanismo che fa fatica a ingranare,
poi il prodotto è di un budget risicato e si
vede soprattutto nelle scenografie che sono
false insomma chiaramente è un teatro di posa,
poi gli Attori non sono convinti di quello
che stanno girando e questo è un peccato perché
Bianchi sa dove mettere la macchina da presa
e a volte copre le falle che ci sono,ma non è
sufficiente per salvare il tutto.

Gli unici che convincono sono Dean Reed,
che fa il verso a Eastwood e il bravissimo
Livio Lorenzon,nella parte del cattivo Lash
e rende benissimo.

Nel Cast figurano:

Una splendida Monica Brugger che rimane impresso
per i suoi occhi e per il fisico statuario-
Ugo Sasso-Omero Gargano-Angela De Leo-Gualtiero Rispoli
e Jean Louis.

Comunque è anche colpa della sceneggiatura scritta
da Romano Scucciuglia, che ha dialoghi
di "frase fatte" e "modi di dire" del
filone tipo le minacce che si dicono
i Cowboy,ma è tutta rattoppata,
talmente così che a un certo punto
il protagonista si mette pure a cantare
per valorizzare le doti di Dean Reed,
che era un cantante che si impegnò contro l'intervento
degli USA in Vietnam,ma risulta fuori luogo e poi il soggetto
è scontato e intuisci cosa può accadere cinque
minuti prima che succede.

Anche se fino a un certo punto regge e l'idea
della storia sembra buona,peccato che poi comincia
a zoppicare.

In conclusione un Film mediocre che
è entrato nell'anonimato del filone
e che rappresenta anche l'ultimo
Film di Adelchi Bianchi,scomparso
subito dopo le riprese,che si intravede
che non era uno sprovveduto in fatto di
saper Cinema però purtroppo si è trovato
a girare una sceneggiatura approssimativa
e rattoppata di pezze con un "Happy End"
previsto,nonostante che l'idea di fondo
non era poi così male.

Il mio voto: 4,5.

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