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H.P. Lovecraft's Necronomicon

Regia di Christophe Gans, Shûsuke Kaneko, Brian Yuzna vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su H.P. Lovecraft's Necronomicon

di undying
6 stelle

Antologico vagamente ispirato da alcuni racconti di Howard Phillips Lovecraft, che si colloca nel filone di opere realizzate dalla coppia Charles Band/Stuart Gordon (Re-animator, From beyond). In maggior parte opera di Brian Yuzna (anche produttore), pertanto dal taglio squisitamente visionario e con abbondanza di ottimi effetti speciali.

 

locandina

Necronomicon (1993): locandina

 

Stati Uniti, 1932. Howard Phillips Lovecraft (Jeffrey Combs) sta visitando una segreta biblioteca all'interno di un monastero, alla ricerca del leggendario "Necronomicon". Trovato il testo ne legge tre storie, contenute al suo interno.

 

The drowned - regia di Christophe Gans (***)

Il ricco Edward De Lapoer (Bruce Payne) eredita un vecchio hotel in prossimità del mare, senza immaginare che nel seminterrato della decadente struttura dimori un antico e terribile demone carnivoro, evocato dal suo antenato per riportare alla vita moglie e figlio, persi duranti un naufragio.

 

The cold - regia di Shûsuke Kaneko (***1/2)

Boston. La giovane Emily Osterman (Bess Myer) decide di affittare una stanza in un appartamento già abitato da uno strano e solitario scienziato, il dott. Madden (David Warner), che risiede all'ultimo piano. Aggredita dal patrigno, viene difesa dall'eccentrico dottore solo per scoprire che grazie a uno strano processo (che richiede sacrifici umani) Madden ha trovato il sistema di rallentare gli effetti dell'invecchiamento.

 

Whispers - regia di Brian Yuzna (**1/2)

Filadelfia. La poliziotta Sarah (Signy Coleman) è in missione con il partner Paul (Obba Babatundè): i due s'imbattono nel covo sotterraneo, oscuro, umido e minaccioso di antichi mostri, che hanno un vorace appetito di midollo osseo. 

 

"Non è morto ciò che può dormire per sempre, e con strane eternità persino la morte può morire. Nella sua tana Cthulhu spera di sognare."

(De Lapoer legge un passo del Necronomicon)

 

scena

Necronomicon (1993): scena

 

Brian Yuzna, dopo aver prodotto Re-animator (Stuart Gordon, 1985) [1] si attiva nuovamente per dare vita a un antologico che possa inserirsi in questo filone narrativo che, solo nominalmente [2], è ispirato agli scritti di Howard Phillips Lovecraft. La presenza di Jeffrey Combs diventa elemento di continuità con i titoli precedenti e l'attore sarà presente, non per caso, anche nel successivo Castle freak (1995), quest'ultimo girato in Italia. Con un budget di circa 4.000.000 di dollari, frutto di una compartecipazione tra USA, Giappone e Francia, tre diversi autori in regia mettono così in scena storie piuttosto confuse che hanno, come unico legame, la presenza forzata dello pseudobiblion per eccellenza, il "Necronomicon". La cornice che tiene assieme i tre segmenti, diretta da Yuzna, propone un Lovecraft poco credibile - che ha i lineamenti distorti (grazie a uno stranissimo trucco facciale) di Combs - alla ricerca del testo maledetto, archiviato in una biblioteca gestita dai monaci "Om Yati", un ordine clandestino (e composto da elementi non umani).

 

scena

Necronomicon (1993): scena

 

Le sceneggiature sembrano essere state scritte con il solo intento di dare spazio a scene visionarie e splatter e in questo senso, dato il contributo di ben 66 effettisti (compresi Screaming Mad George, John Carl Buechler, Anthony C. Ferrante, Tom Savini) e l'eccezionale fotografia dai cromatismi accentuati in stile fumetto, Necronomicon è un divertente horror privo di momenti smaccatatamente ironici, presenti ad esempio nei titoli "lovecraftiani" precedenti, e dotato di buon ritmo. A distanza di quasi trent'anni la visione garantisce un sicuro e appagante intrattenimento, riuscendo ancor oggi a sorprendere per l'aspetto grafico particolarmente curato. Giunti però ai lunghissimi titoli di coda, ci si rende conto che resta ben poco delle atmosfere e dello stile narrativo tipico di Lovecraft.

 

NOTE

 

[1] Primo titolo del filone horror ispirato vagamente dagli scritti del "Solitario di Providence", proseguito sempre da Yuzna in ruolo di produttore con il supporto della coppia Stuart Gordon/Richard Band (From beyond, 1986).

 

[2] "Efficace sia a livello visivo che d'atmosfera, il film è tipicamente Yuzna style (con innesti splatter, gore, un po' di ironia, qualche spruzzata di sesso) e limitatamente pseudo-Lovecraft (con vaghi riferimenti, spesso solo nominali, ai racconti 'I topi nel muro', 'Aria fredda' e 'Il modello di Pickman') anche se le singole storie si muovono in direzioni assai differenti rispetto ai testi scritti, al punto da renderne vano un confronto".

(Da "I due volti del terrore", Michele Tetro, pag. 317)

 

David Warner

Necronomicon (1993): David Warner

 

"Gli uomini di più vasto intelletto ben sanno che non esiste una netta distinzione tra il reale e l'irreale, e che tutte le cose devono la loro apparenza soltanto ai fallaci mezzi mentali e psichici di cui l'individuo è dotato, attraverso i quali prende coscienza del mondo. Il prosaico materialismo della maggioranza condanna invece quei lampi di una visione superiore che penetrano il velo comune dell'ovvio empirismo, classificandoli come manifestazioni di follia."

(Howard Phillips Lovecraft, da La tomba)

 

Trailer 

 

F.P. 05/03/2022 - Versione visionata in lingua inglese (durata: 96'40")

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