Espandi menu
cerca
Il mostro della laguna nera

Regia di Jack Arnold vedi scheda film

Recensioni

L'autore

genoano

genoano

Iscritto dall'8 ottobre 2018 Vai al suo profilo
  • Seguaci 8
  • Post -
  • Recensioni 170
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi
Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il mostro della laguna nera

di genoano
5 stelle

I componenti di una spedizione (più o meno) scientifica si spingono fino a una remota laguna in cerca di una sensazionale scoperta; la scoperta verrà poi a cercare loro, e saran dolori. L'antropo-besugo amazzonico è, meritatamente, diventato poi un'icona della cultura popolare, ma il film è modesto. Voto 5.

Nel 1933 il regale mega-scimmione Kong, nella perduta Skull Island, perde la testa per la bella Fay Wray e conquista per sempre il pubblico; nel 1954 Jack Arnold, con un budget ben più risicato, ripropone con successo lo stesso gioco narrativo, trasferendolo in contesto acquatico : il risultato è uno "spavento da un penny" che rielabora il sempre valido tema della bella e la bestia. La bella è la bellissima Julia Adams, interprete di svariati western di buon livello e detentrice del 100% delle quote dell'impresa "Motivo di interesse nel cast umano del film s.r.l.", e la bestia, be'... è un mito. Si potrebbe credere che sia viscida, nè carne nè pesce, ma non è così: è orrenda e romantica al tempo stesso (la ragazza le appare come una visione fantastica attraverso l'acqua, quasi un sogno d'amore, come ne "L'Atalante" di Jean Vigo), terribile (fa fuori un bel po' di gente, ma c'è da dire che sono tutti tipi malintenzionati o poco cortesi nel migliore dei casi, dal momento che profanano le tombe dei suoi avi, invadono la sua casa e, per inciso, vogliono pure farne un trofeo) e patetica (la sua inevitabile fine, con un ultimo tragico e mesto ritorno all'acqua, è venata di poetica malinconia), splendidamente naif; non c'è da stupirsi del fatto che la sua efficacissima maschera, fissa e mobile al tempo stesso (con quei soffietti-branchie che si gonfiano ritmicamente e fanno la loro figura ancor oggi), sia uscita dalla pellicola per entrare nella cultura popolare, ispirando anche a distanza di decenni costumi di Halloween, fumetti (c'è una bella storia scritta da Sergio Bonelli per il suo Mister No ispirata al film), pubblicità di patatine, trasmissioni tv ("Striscia la notizia") e persino film da Oscar ("La forma dell'acqua") che non mostrano remore nel citarla e omaggiarla, con riverenza e ammirazione. Insomma : un successo mostruoso.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati