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I delfini

Regia di Francesco Maselli vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su I delfini

di mmciak
8 stelle

"I Delfini" diretto nel 1960 da Francesco Maselli,
devo dire che mi è piaciuto.

La storia si svolge a Ascoli Piceno, e racconta
che i giovani della ricca borghesia si trastullano tra noiose feste
e squallidi amori,e viene introdotta nel giro casualmente
Fedora,una ragazza povera dal dottor.Corsi,
innamorata di lei,che viene sedotta dal ricco
Alberto De Matteis che viene ricambiato.

Da qui tutta una serie di eventi che cambierà loro per
sempre.

Il Film è una produzione Italo-Francese è rappresenta
il 19° Lungometraggio di Francesco-Citto Maselli,
grande regista del nostro Cinema che sapeva rappresentare
l'Italia di allora,con i suoi difetti oppure con i retroscena
negativi del Boom economico,ma anche altri aspetti e decenni
del nostro paese.

Questa volta fa una critica e denuncia sociale verso l'alta borghesia,
e le mette in scena come appunto "I delfini" del titolo,
e la fa in modo feroce e senza girarci intorno introducendoti
come i giovani di ricchi borghesi passavano il tempo
tra feste e noia tra di loro,anche rinfacciandosi
l'uno con l'altro,e ne viene un ritratto triste con
gente e coppie che stanno insieme per convenienza.

Intanto Maselli come ho scritto prima è bravo a introdurci
dentro questa alta borghesia e lo fa con la voce narrante
di Anselmo, l'intellettuale del gruppo, che è l'unico che sembri
desiderare di più dalla propria vita e rifiutare quel mondo ipocrita
e vuoto di valori dei Dio Denaro,essendo figlio di un industriale,
e rifiuta i suoi soldi,ed è fidanzata con Marita in vacanza
a Lugano,ma non solo ma anche con splendidi piani
sequenza facendo un Film corale di Attori che gli
rispondono con interpretazioni memorabili.

Il tutto gira intorno a Fedora e alla Contessa Rita Cherè,
che viene a conoscere Corsi una sera mentre Marina
sta male sul divano e accompagnandolo a casa
si ferma al Bar Caffè Meletti ,dove praticamente ci va tutta
la città,e infatti gira intorno a questo locale e i giorni
dei ragazzi, e uno a uno gli dice vita e miracoli di
ognuno di loro,ed è proprio il Dottore a introdurre
la prima dentro il loro gruppo,con la contentezza
della mamma,lasciata dal marito,con magari
un riscatto della figlia.

Insomma ci troviamo di fronte a un Film con
una sceneggiatura di ferro, dove oltre al regista
figurano Ennio De Concini,Ageo Savioli e soprattutto
il grande Alberto Moravia,e dove Maselli ci fa una
regia con i fiocchi,anche se a tratti è un po' soffocato
perché didascalico e romanzato con passaggi a mio parere
affrettati,ma il tutto è così affascinante che rimani
attaccato a vedere cosa succede nella vicenda.

Quelle che rimangono impresse sono quelle di
Tomas Milian che interpreta il figlio
ricco borghese Alberto De Matteis,
e al suo terzo Film fa un ruolo negativo,
da carogna e che non crede a nulla e sta
con Fedora per far mettere in scena come
un trofeo e questa è interpretata dalla
sempre splendida Claudia Cardinale,
che fa un interpretazione maiuscola,

e tutto il suo percorso si risolve in
un finale amaro e pessimista,
poi anche quello di Betsy Blair,
nel ruolo della  Contessa Rita Cherè,
dov'è ammirata da tutti ma anche lei
nasconde qualcosa e poi figurano anche:
Gérard Blain-Antonella Lualdi-Betsy Blair-Sergio Fantoni
Anna Maria Ferrero-Sergio Fantoni-Claudio Gora-
Enzo Garinei e Tina Lattanzi.

Invece nel reparto tecnico segnalare la suggestiva
e cura Fotografia in bianco e nero di Fotografia
di Gianni Di Venanzo e le musiche di Giovanni Fusco,
dove c'è anche "What a Sky", cantato dall'allora
sconosciuto Nico Fidenco.

In conclusione un buon Film,
dove si mette in scena una denuncia sociale, morale,
generazionale della borghesia provinciale italiana
in una maniera feroce e senza girare intorno,
che con la metafora di raccontare la storia della
piccola borghese fa una critica verso l'alta
società e i figli di questa annoiati e cinici in ogni
festa,e ci introduce con leggerezza con splendidi
piani sequenza molto fluidi,fino a un finale
amaro e cattivissimo dove comunque
ognuno resta con l'altro per interesse
e non per amore,e l'emblema e quando
Cherè,apre le finestre di casa per "cambiare aria"
e Fedora nel finale che entra nel Caffè Meletti,
e si comporta nel modo che non ti aspetti,
dopo che è successo la sera prima.

Il mio Voto: 7.

 

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