Espandi menu
cerca
Sportin' Life

Regia di Abel Ferrara vedi scheda film

Recensioni

L'autore

port cros

port cros

Iscritto dall'8 settembre 2013 Vai al suo profilo
  • Seguaci 47
  • Post 4
  • Recensioni 648
  • Playlist 18
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Sportin' Life

di port cros
6 stelle

77ma Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia (2020) – Fuori Concorso

 

 

Il regista newyorchese Abel Ferara viene onorato dalla 77ma Mostra del Cinema di Venezia con il Jaeger Le Coultre Glory to the Film-maker Award”, che ritira con un breve discorso di ringraziamento in cui sottolinea l'importanza di indossare la mascherina e adottare altre misure di prevenzione del contagio da coronavirus. Non c'è spazio per domande e si parte subito con la visione del suo documentario Sportin' Life, presentato in anteprima per l'occasione, alla presenza in sala del regista e famiglia: la bellissima e giovanissima moglie Cristina e la graziosissima e biondissima figlioletta Anna, entrambe tra i protagonisti del documentario.

 

Il regista Abel Ferrara riceve il Jaeger Le Coultre Glory to the Film-maker Award in Sala Grande (05-09-2020).

 

 

Sportin' Life è definito dal regista stesso “un documentario sull'atto di girare i documentari” e pertanto non riguarda esclusivamente la realizzazione del suo ultimo film Siberia, in cui Wilhelm Dafoe vaga per la Siberia su una slitta trainata da una muta di husky alla ricerca del padre ed incontra persino un pesce parlante. Ferrara ci parla sì del suo processo creativo che , citando lo scacchista Bobby Fischer che affermava di pensare ad una mossa alla volta, per lui significa pensare ad un'inquadratura alla volta. Siberia e soprattutto la sua presentazione al Festival di Berlino costituiscono una parte importante del documentario, che si affianca però ad altri due temi portanti: il Covd e la musica.

Sul dramma sanitario dell'anno in corso Ferrara si sofferma, raccontando l'esplosione del contagio ed il lockdown, attraverso le immagini di infermieri disperati, città (New York e Roma) deserte, body bags piene di cadaveri, le audizioni al Congresso dell'infettivologo Fauci che ammette l'incapacità del sistema sanitario di affrontare efficacemente la pandemia, una sorta di calendarietto dell'avvento dei mesi di febbraio e marzo 2020 in cui le caselle dei giorni contengono i video delle dichiarazioni quotidiane di Trump sul virus (tutte smentire dai fatti), persino un video risalente all'Amministrazione Bush in cui l'allora Presidente sottolineava la necessità di prepararsi ad una futura pandemia, cosa che evidentemente non è stata fatta. D'altronde “Siamo tutti in pericolo” è il titolo che, nel suo biopic, il Pasolini interpretato da Wilhelm Dafoe suggeriva come titolo di un'intervista. E una contadina russa afferma che solo la fede ci salverà, per cui Ferrara si rivolge anche al crocifisso.

 

Dafoe è uno dei protagonisti di Sportin' Life, soprattutto delle interviste rilasciate in coppia col regista in occasione della presentazione di Siberia all'ultimo Festival di Berlino. Il rapporto che li lega è evidente da come il regista lo presenta: “quando dirigo un film non mi devo preoccupare della sua recitazione, io devo fare il mio lavoro che è un altro, se dovessi dirigere la sua recitazione significherebbe aver scelto la persona sbagliata”. Ormai l'attore fa parte della famiglia del regista, che infatti fa film con Wilhelm così come con la moglie Cristina e ora persino la bambina Anna. Tuttavia nei documentari Dafoe si sente “parte del mobilio”.

 

Dicevo che un'altra grande porzione è dedicata alla musica, alle esibizioni della band rock-blues in cui Ferarra suona con maestria da professionista la chitarra e canta, esibendosi con inatteso vigore nella canzone del suo cattivo tenente. Verso il finale pure Dafoe sale sul palco e ci dà dentro col blues.

 

In questo documentario che è in fin dei conti una sorta di diario del 2020, sia personale di Ferrara che del mondo intero, inframmezzato da spezzoni dei suoi film passati che suonano oggi profetici, non poteva dimenticarsi che, oltre al coronavirus, l'altro grande evento dell'anno 2020 è stato il riesplodere delle tensioni razziali in America in seguito alla morte di George Floyd, ed infatti Ferrara decide di chiudere il documentario con le immagini degli scontri e rivolte urbane.

 

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati