La recensione su Sei donne per l'assassino

di Thrombeldimbar

6 stelle

Nonostante il film venga considerato uno dei migliori gialli del cinema italiano. Contribuendo all'epoca insieme ad altre pellicole ad una sostanziale innovazione (nello specifico solo in evidenti soluzioni fotocromatiche, considerato il budget non elevatissimo di produzione) del genere stesso. Precursore degli Horror nazionali e fonte di ispirazione per molti registi, in particolar modo un certo Dario Argento, che non si risparmiò certo dal copiare, (saccheggiare), a piene mani soprattutto la ricercata fotografia, marchio identificativo del maestro sanremese. Mario Bava è stato, ed è ad oggi, riconosciuto uno dei più grandi registi del vecchio continente, perchè è stato abile nel sapersi destreggiare, spesso con scarse risorse di mezzi a disposizione, nei più disparati generi cimatografici. Una meteora piuttosto rara nel firmamento "autoriale italico".

Venendo al film, ho riscontrato però qualche difetto nella logica degli enigmi, soprattutto nelle scene più importanti che devono chiaramente essere comprese al meglio per garantire un'ottima resa della suspense. Dettagli trascurabili se paragonati ad una recitazione, sostanzialmente non ai massimi livelli, un pò stereotipata e che risulta ad oggi molto datata. Un particolare questo da non sottovalutare è che denota, forse, un collocazione dell'opera non proprio di primo livello. Per tutto il resto il film è godibilissimo e ben fatto. E la scenografia, da dieci e lode, rimaneva una meraviglia per gli occhi al tempo dell'uscita nelle sale, come del resto lo è rimasta oggi. Un film che suscitò scandalo nella critica specializzata italiana, che ne evidenziò una violenza molto marcata mai vista prima. Probabilmente motivo d'orgoglio per tutti coloro, i cinefili più smaliziati, alla ricerca di contenuti forti. Il cast comprende anche nomi internazionali di un certo spessore nel panorama cinematografico degli anni Sessanta. Come l'attrice statunitense Mary Arden, molto apprezzata nei film thriller e da registi del calibro di Lucio Fulci e Fellini. Il prolifico pupillo Cameron Mitchell attivo in oltre 230 pellicole e produzioni televisive. Fra gli italiani vanno menzionati i già famosi Giuliano Raffaelli, Francesca Ungaro, Arianna Gorini, Luciano Pigozzi.

Trama: Uno spietato assassino dal volto bendato semina terrore tra le fulgide modelle che lavorano presso un famoso atelier di Roma. Il pericoloso uomo sembra essere alla ricerca di un diario nel quale sono riportate informazioni compromettenti.. L'ispettore Silvestri prova a far chiarezza sui truculenti delitti, ma quando finalmente sembra liberarsi uno spiraglio di luce, le indagini immancabilmente finiscono per inabissarsi..

"Sei donne per l'assassinio" è senza dubbio un film da riscoprire e di una certa rilevanza storica. Anche se, purtroppo, gli anni passano e alcune opere ne risentono, e non solo..

6/10