La recensione su Il gigante di Metropolis

di mm40

2 stelle

Metropolis è una città antichissima quanto scientificamente progredita; siamo nel 20mila avanti Cristo e il muscoloso Obro arriva dopo un lungo viaggio per convincere con le buone il perfino tiranno Yotar a cessare i suoi esperimenti crudeli. Ovviamente Yotar non vuole saperne e Obro dovrà superare numerose prove di forza per sconfiggerlo.

Quello che sorprende de Il gigante di Metropolis è il fervido guazzabuglio che la sceneggiatura impasta, a dire il vero senza eccessiva attenzione nel dosaggio: si parte spolverando il mito di Atlantide (evocato dalla didascalia nei primi fotogrammi della pellicola), si va incontro a scenari da futuro distopico in stile 1984 (uscito da una dozzina d'anni) o Pianeta delle scimmie (che però Pierre Boulle pubblicherà solo nel 1963), si mescola il tutto con i più spartani canoni del peplum (costumi e scene miserrimi, muscoloni come effetti speciali) e si aggiunge quel pizzico di fantascienza retrofuturista che denota negli autori quantomeno un certo coraggio, dato che all'epoca il genere nel Belpaese non era esattamente al culmine della popolarità. Per una volta quindi si riesce a notare con chiarezza l'apporto di svariate mani sul copione, e sono quelle di Ambrogio Molteni, Sabatino Ciuffini, Oreste Palella, del produttore Emimmo Salvi e del regista Umberto Scarpelli, con la doverosa menzione di Gino Stafford per quanto riguarda il soggetto; che poi queste mani scrivano in maniera scoordinata fra loro e poco ispirata nel loro complesso, è un'altra questione, non meno facilmente rilevabile. Per Scarpelli si tratta della quinta e ultima regia in una carriera circa ventennale priva di grandi soddisfazioni - e le sue limitate capacità risaltano ne Il gigante di Metropolis; in questo caso l'esperimento è effettivamente al di sopra delle possibilità di chiunque, a meno di poter disporre di un adeguato budget - cosa che, naturalmente, qui non c'è. Gordon Mitchell spadroneggia nei panni del nerboruto protagonista; fra gli altri al suo fianco troviamo Liana Orfei, Roldano Lupi, Bella Cortez, Carlo Tamberlani, Furio Meniconi, Ugo Sasso e Renato Terra. 2,5/10.

Chiudi

Ti è stata utile questa recensione? Utile per

1 utenti.

chiudi

Per te? Sì