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Sono solo fantasmi

Regia di Christian De Sica vedi scheda film

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La recensione su Sono solo fantasmi

di Lina
3 stelle

Film a metà strada tra horror e commedia, che non riesce a distinguersi in nessuno dei due generi. Forse, con un copione migliore, i risultati sarebbero stati diversi, ma manca la capacità di sorprendere, divertire davvero e mantenere alta l’attenzione degli spettatori.

 

Il soggetto dei fratelli che inseguono un’eredità che non c’è, è vecchiotto e abusato. Non c’è inventiva. La regia di Christian De Sica è asettica, priva di ispirazione e di una buona verve comica.

 

La trama è magra, ridondante, ricca di momenti di noia e pure un tantino pretenziosa nel puntare verso la tematica delle streghe. Strizza l’occhio con citazionismo al soggetto dei Ghostbusters, ma la messa in scena non regge e già dopo un’ora, il ritmo cede e la visione stanca.

 

L’accozzaglia di spunti, che attingono da pellicole note, non è orchestrata bene. Pochi i momenti gustosi e molto rare le gags riuscite.

 

In alcune scene si percepisce una tensione sottile, che avrebbe potuto essere elaborata con maggiore cura ed estro, ma l’impegno è minimo. Resta tutto un po’ in superficie, senza adeguati approfondimenti né il coraggio di osare di più.

 

La sequenza migliore, probabilmente, è quella in cui il padre ritorna e si sacrifica per salvare i suoi figli da una sorta di demone.

 

Discreti i trucchi e gli effetti speciali; suggestive quanto necessario le ambientazioni; chiassosa ed eccessiva la colonna sonora nel suo tentativo di apparire simpatica e ironica; mediocri i dialoghi e un po’ insipidi i personaggi mentre scimmiottano gli acchiappa-fantasmi.

 

Il cast è poco indovinato, a mio avviso. Carlo Buccirosso e Gianmarco Tognazzi non sono dei bravi mattatori in questo genere. Più bravo e disinvolto Christian De Sica, ma ripete una tipologia di personaggio – con battute vecchie – senza sapere offrire nulla di nuovo, fatta eccezione per il doppio ruolo in cui interpreta il padre.

 

Nel complesso, il film è sconclusionato e poco intrigante. De Sica avrebbe potuto fare di più di questo remake alla napoletana di “Ghostbusters”, in cui rende velatamente omaggio alla memoria del padre Vittorio.

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