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Red Land (Rosso Istria)

Regia di Maximiliano Hernando Bruno vedi scheda film

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La recensione su Red Land (Rosso Istria)

di LIBERTADIPAROLA75
9 stelle

Un lavoro onesto dove il Male è rappresentato da Nazifascismo e Comunismo e le vittime sono quasi sempre civili inermi ed innocenti

locandina

Red Land (Rosso Istria) (2018): locandina

 

Dilemma. Come riuscire a recensire positivamente questo film (nel caso, questo, che mi sia piaciuto) senza essere considerato un fascista? Ci proverò, innanzitutto, riportando la mia posizione, riguardo il Giorno del Ricordo, che ho scritto in vari articoli: "Ultimamente si parla molto dello storico Eric Gobetti, delle sue analisi riguardo gli eccidi delle Foibe, degli attacchi dal quale è preso di mira da esponenti di estrema destra e, come ogni anno, assistiamo alla solita partita di calcio tra chi strumentalizza la tragedia per fare propaganda anticomunista e chi continua ad affermare che nel Carso siano stati massacrati solo fascisti. Ha ragione da vendere Gobetti quando parla di "violenza chiama violenza" a proposito di una ritorsione ai crimini compiuti negli anni precedenti da fascisti italiani nei confronti delle popolazioni jugoslave ma sbaglia totalmente candeggio se afferma che i morti nelle Foibe siano, quasi esclusivamente o in maggior parte, i fascisti responsabili di tali orrori. Purtroppo per lui, in realtà, la maggior parte delle vittime infoibate furono civili e, da questo punto di vista, il massacro è accostabile ai coevi casi di Sabra e Shatila dove i cittadini dei quartieri libanesi furono trucidati dai falangisti cristiani come vendetta all'omicidio del presidente Bashir Gemayel. Purtroppo per noi quindi, nel 2020, non si riesce ancora a considerare le vittime della guerra come morti da rispettare ma solo strumenti, illegittimi, di bieca propaganda. Una soluzione onesta, riguardo i dibattiti politici sul Giorno del Ricordo, potrebbe essere una giornata di commemorazione dedicata sia agli esuli infoibati che alle popolazioni di Jugoslavia e Balcani che hanno subito crimini da parte di fascisti."

 

scena

Red Land (Rosso Istria) (2018): scena

 

 

E adesso parliamo del film. Intanto la pellicola è un chiaro, esplicito, esempio di lavoro del quale ne ha parlato più chi non l'ha visto che chi l'ha visionato. La cosa è palese leggendo recensioni con frasi del tipo "Nel film non si vede né un saluto fascista né una svastica" (invece ben presenti nella pellicola!) o col fatto che il lavoro sia stato fortemente voluto da partiti e movimenti di destra di carattere nazifascista (che, visionandolo, avranno cambiato idea visto che fascisti e nazisti non fanno bella figura!). Il film racconta le vicende, rievocate da un'anziana signora, della comunità italiana nell'Istria del 1943, preoccupata del fatto che, dopo l'armistizio dell'8 settembre e la caduta del Fascismo, l'esercito Titino (e pure i civili aborigeni) possa commettere violenze nei loro confronti come ritorsione alle precedenti violenze fasciste compiute, soprattutto, tra il 1941 e il 1943, dagli "italiani brava gente" (violenze e soprusi fascisti che il film non nasconde!).

 

scena

Red Land (Rosso Istria) (2018): scena

scena

Red Land (Rosso Istria) (2018): scena

 

Dopo aver assistito a un'escalation di colpi di scena narrativamente raccontati molto bene (applausi per la sceneggiatura!) a base di "italiani da cortile" (in America c'era lo Zio Sam. Qua che zio potrebbe esserci?) che, con l'illusione di salvarsi, decidono di collaborare con i Titini, stupri che sembrano usciti da un eros svastica degli anni '70 (cosa realistica e normale, visto che raramente, forse mai, nelle guerre le donne sono state rispettate!) e molto altro arriviamo al momento clou del massacro nelle foibe mentre i pochi italiani superstiti sperano nell'imminente arrivo dei tedeschi a liberarli. Ed infatti questi arrivano e li liberano sì... ma della vita terrena! Li fucilano terminando il lavoro cominciato dai Comunisti.

 

scena

Red Land (Rosso Istria) (2018): scena

 

scena

Red Land (Rosso Istria) (2018): scena

 

In definitiva sembrerebbe che ci troviamo di fronte ad un film onesto la cui ideologia sembra volerci dire solo duecosedue: 1) Il Male ha due nomi: Nazifascismo e Comunismo 2) Chiunque vinca noi perdiamo!!!

 

E per questo merita rispetto!

 

Unico neo forse la recitazione da fiction di qualcuno che stona con le ottime recitazioni di altri. Da vedere!!!

 

Franco Nero

Red Land (Rosso Istria) (2018): Franco Nero

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