Regia di Bruno Mattei vedi scheda film
All’interno di un convento si verificano strani fatti di sangue. Padre Valerio, incaricato di indagare sul posto, scopre l’esistenza della figlia illegittima di una delle suore, rinchiusa da sempre in una stanza.
Non male questo titolo, all’interno del suo genere – sostanzialmente tra nunsploitation e horror gotico, con qualche venatura sanguinolenta; L’altro inferno è d’altronde firmato da Stefan Oblowsky, vale a dire Bruno Mattei, regista di ormai discreta esperienza nel cinema di genere e che negli anni ha saputo dimostrare un’innegabile padronanza dei mezzi in condizioni di budget ridotto (qui non infimo, a ogni modo). La tensione è a buoni livelli, il ritmo fin da subito alto, le musiche dei Goblin contribuiscono in positivo alla resa e gli effetti speciali di Giuseppe Ferranti fanno il resto; nel cast i nomi sono adeguati al contesto: Franca Stoppi, Paola Montenero, Andrea Aureli/Andrew Ray, Franco Garofalo/Frank Garfeeld, Francesca Carmeno, Carlo De Mejo occupano i ruoli principali. La sceneggiatura è del fidato Claudio Fragasso, da un soggetto di quest’ultimo e di Mattei (accreditato qui però col suo vero nome). Certo, la trama è un po’ scontata e non tutto funziona a perfezione, ma nel complesso L’altro inferno è un netto passo avanti rispetto al precedente horror del regista, Virus (1980). 3,5/10.
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