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A Quiet Place - Un posto tranquillo

Regia di John Krasinski vedi scheda film

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La recensione su A Quiet Place - Un posto tranquillo

di giurista81
5 stelle

Pellicola, prodotta tra gli altri da Michael Bay, che inaugura la serie Notte Horror 2021 di Italia 1 all'insegna dell'horror contaminato con la fantascienza. Fortemente ispirato da Tremors (1990), si tratta di un survival horror che ha tutte le caratteristiche di prodotto pilota per un'eventuale e potenziale lotto di film ancora in divenire. John Krasinski, protagonista, sceneggiatore e regista, concepisce un soggetto meno che essenziale (non vi è neppure un vero finale), lasciando agli spettatori alcuni indizi (foto e articoli di giornale) sparsi nel film per cercare di intuire cosa sia successo. L'umanità è alle porte dell'estinzione, costretta in un silenzio perenne necessario per evitare i "mostri". Il mondo è dominato da creature cieche molto sensibili ai rumori che vivono in superficie e accorrono in presenza di suoni per divorare chi li ha prodotti. L'aspetto di questi esseri è mostruoso, caratterizzato da teste che si dischiudono in più punti, alla maniera delle piante carnivore. Cosa siano questi soggetti e da dove siano arrivati (si vedono delle foto in primo piano di un volto che sembrano suggerire una mutazione umana) non viene spiegato, così come non sono mostrati i fatti che hanno condotto il mondo alla desolazione. Krasinski "si limita" a mostrare le vicende di una famiglia, composta da una coppia di sposi e dai loro figli, nell'arco di un anno di convivenza nel "nuovo mondo". I personaggi sono appena sette e tutto è funzionale a giostrare un'esistenza in cui si cerca di cancellare i rumori e, dall'altro canto, a creare tensione ogni volta che se ne produce uno. Lo scenario è apocalittico, pur se rurale. Notevole la regia di Krasinski che dimostra gran talento nel giocare con la paura, cercando di offire la sensazione di un prodotto originale sul versante tecnico. La quasi totalità del film è muto, con sottotitoli e gesti comunicativi fatti con le mani. Nonostante questo le interpretazioni sono molto qualitative e con esse si segnala un eccezionale montaggio sonoro (nomination agli oscar) che possiamo definire un vero e proprio valore aggiunto.

Esaltato ben al di là dei meriti da molti appassionati, A Quiet Place è un film modesto sotto il profilo della storia, forse più adatta a un mediometraggio o a un corto. La pellicola ha tanti tempi morti e scommette su compassati sviluppi interni alla famiglia, con la figura del padre pronto a sacrificarsi per i figli e quella di questi ultimi che commettono errori continui, con la primogenita penalizzata da complessi e da uno stato di sordità che la fa sentire diversa dagli altri (sarà però lei a scoprire il punto debole dei mostri). Telefonati alcuni snodi (si veda il ferimento nel chiodo che fuoriesce da un gradino di una scala o il parto di un nuovo figlio), inoltre si lascia troppo all'immaginazione dello spettatore, chiamato a comprendere da solo l'intero contesto in cui si svolgono i fatti. In altre parole, è come esser proiettati in un futuro di cui non si sa niente e si deve iniziare a comprendere vedendo quel che succede, senza poter beneficiare di alcune premessa o spiegazione successiva. 

Buona la colonna sonora di Marco Beltrami. Tecnicamente notevole, scarsissimo nei contenuti.

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