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Il re ed io

Regia di Walter Lang vedi scheda film

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La recensione su Il re ed io

di ethan
6 stelle

'Il re ed io', tratto da un musical, a sua volta ispirato a un romanzo di Margaret Landon, è la seconda trasposizione sul grande schermo, preceduta da 'Anna e il re del Siam' di John Cromwell del 1947 e seguita dal recente (1999) 'Anna and the King' di Andy Tennant.
Pur supportata dalla sceneggiatura dell'esperto Ernest Lehman, il quale ha firmato tanti capolavori - tra gli altri, di poco successivo, 'Intrigo internazionale' del mago Hitchcock - ed esaltata dal duo Yul Brynner, nei panni dell'egocentrico e maschilista sovrano del Siam, già indossati 4500 volte a Broadway e Deborah Kerr negli sgargianti e abbondanti costumi, nei quali l'attrice scozzese si trova anch'essa a suo agio, muovendosi e recitando con la consueta eleganza, il film dimostra tutti i suoi anni: la professionale ma statica regia di Walter Lang - in altri casi ben migliore, come ad esempio nel poco conosciuto 'Governante rubacuori', dove riuscì ad infondere ritmo e brio ad un copione di origine teatrale - seppur premiata con la candidatura all'Oscar, non appare tra le più ispirate, non riuscendo a sfruttare le potenzialità del formato cinemascope, che gli sembra più utile per far risaltare elementi come la sfarzosità dei costumi o le gigantesche e comunque inappuntabili scenografie (entrambe premiate, così come il sonoro, la colonna sonora di film musicale e su tutti l'attore protagonista) che schiacciano un po' gli elementi puramente filmici, come ritmo, inquadrature e movimenti di macchina, invero assai rari.
Una sola sequenza veramente memorabile è la visionaria rappresentazione di 'La capanna dello zio Tom' allestita dalla corte del re in segno di ospitalità a dei diplomatici inglesi, arricchita dalla fotografia onirica di Leon Shamroy.
Il film è ambientato in epoca vittoriana e, da un discorso tra il re e l'educatrice, si desume che siamo tra il 1861 ed il 1865, poiché essi parlano degli USA ai tempi del presidente Lincoln.
Voto: 6,5.

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