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I cavalieri dalle lunghe ombre

Regia di Walter Hill vedi scheda film

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La recensione su I cavalieri dalle lunghe ombre

di bradipo68
8 stelle

Il mito della frontiera è ormai svanito.Spazio al progresso.Detto così può sembrare che stiamo parlando di C'era una volta il west o di qualche altro film di Leone,in realtà parliamo di un western piuttosto atipico,malinconico,attento alla rivisitazione di molto cinema di Peckinpah,soprattutto Il mucchio selvaggio ricordato a più riprese nelle varie sparatorie disseminate lungo tutto il film.La cosa che più mi ha colpito è tutto il compelsso di analogie con i gangster movies,cambia solo l'epoca in cui sono ambientati.Vedo questo film e il pensiero corre a Gangster story di Penn,o a Il clan dei Barker di Corman,addirittura anche a Gang di Altman o,per la stilizzazione della violenza,a Dillinger di Milius.Questo succede perchè l'America che fa da sfondo ad entrambe le epoche(appena dopo la guerra di Secessione per ciò che riguarda il western,l'America della Grande Depressione appena dopo il crollo di Wall Street per ciò che concerne i gangster movies citati)è un America prostrata da gravissime crisi economiche e da un senso generale di sbandamento.E molti si mettono a rapinare.La similitudine principale sta nei protagonisti e nel fatto che non esistono dei veri buoni.I banditi hanno un curioso senso della moralità,i poliziotti per dare loro la caccia non esitano a uccidere innocenti.Lo spettatore è quasi portato a empatizzare con i banditi che sono quelli che stanno uccidendo e infrangendo la legge,pur avendo il loro personalissimo codice d'onore.Ma se guardi dall'altra parte,ti accorgi che tra i poliziotti non c'è nulla di meglio,hanno dalla loro solo la legge scritta degli uomini e non si fanno scrupolo dei danni che possono arrecare nell'applicarla.Hill gira un western asciutto,senza tanti formalismi,racconta uno dei personaggi più mitizzati dell'epopea western eppure lo fa con basso profilo,cercando di attenersi alla realtà storica evitando i pericoli di possibile agiografia,mentre durante le sequenze delle sparatorie fa venire fuori tutto il suo estro registico. La banda di Jesse James ,formata da gruppi di fratelli è metacinematograficamente interpretata da fratelli veri(i Quaid,i Carradine,i Keach) che se la cavano veramente bene.Il finale è di struggente malinconia.Frank James accetta di consegnarsi solo se sarà concessa adeguata sepoltura al fratello Jesse....

Su Keith Carradine

bravo

Su David Carradine

ha proprio la faccia giusta

Su Stacy Keach

bravo

Su James Keach

ottimo

Su Walter Hill

regia complessa per un film notevole

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