Regia di Antoine Blossier vedi scheda film
Remì suscita ricordi lontani ...
Tratto da un libro di Hector Malot, del 1878, furono realizzati diversi film nel corso del secolo passato ed il primo è targato 1913!
Da noi, però, fu il film d'animazione della Toei del 1970, a colpire. Arrivò addirittura nei nostri cinema e passò nelle tv private praticamente in loop ...
Il meglio doveva arrivare ed infatti arrivò con uno dei migliori registi di animazione della storia: Osamu Dezaki. La sua serie fu mandata in onda sulla Rai (tagliuzzata e censurata) e, praticamente, sfondò.
Ricordo con antipatia, ma ancora oggi si possono leggere vari commenti sui social, una minoranza di ragazzini ed adulti che tacciavano questi cartoni animati giapponesi come "sfigati", parola che mi mandava in bestia! A ben vedere, erano tutti fighetti-snob-figli di papà che tutto avevano e tutto gli era concesso; dunque un'opera che sottolineava che per arrivare al traguardo bisognava "camminare" lungo un percorso condito di sacrifici, perdite, rinunce, ovviamente a loro sembrava un mondo alieno. Furono così bollate serie come Marco, Peline story, Lovely Sara ecc. in maniera totalmente errata ed è bene ricordare, paradossalmente, che non erano idee partorite dai giapponesi ma basati su libri occidentali. Ben venga un film su Remì, ai nostri giorni. Realizzato in maniera egregia, bella fotografia, suggestivi paesaggi, bravi attori e bravo il regista a cambiare qualcosina rispetto sia al libro che alla serie (che lui ama - superare Dezaki, d'altronde, è impossibile) mantenendo il messaggio inalterato.
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