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Cattive compagnie

Regia di Robert Benton vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Cattive compagnie

di rocky85
8 stelle

Missouri 1863, siamo in piena Guerra di Secessione. Scortato dall'esercito, un carro pieno di ragazzini fa sosta davanti alla casa della famiglia Dixon, che ha già perso il figlio maggiore in guerra. I soldati chiedono di Drew (Barry Brown), il figlio più piccolo, per condurlo insieme ad altri suoi coetanei all'arruolamento. La madre riesce a nasconderlo, gli dà 100 dollari e gli dice di andare via lontano, verso la Virginia dove sarà ospitato da alcuni suoi conoscenti. Durante il viaggio, l’ingenuo Drew viene derubato da una banda di giovani teppistelli capitanata dallo sbandato Jake (Jeff Bridges). Drew ritrova Jake e si unisce alla sua banda e, tra un piccolo furto e l’altro, comincia un lungo vagabondare attraverso un West violento e spietato.

Robert Benton aveva raggiunto la notorietà grazie al copione scritto, insieme a David Newman, per l'indimenticabile Gangster Story di Arthur Penn. Nel 1972 esordisce nella regia dirigendo Cattive compagnie, una ballata western insolita scritta insieme allo stesso Newman, calata nel clima revisionista tipico degli anni Settanta, che intendeva eslcudere l’aspetto leggendario preferendo un tono più realista e scanzonato. Cattive compagnie è un racconto di formazione che diventa nel finale una vera e propria iniziazione al crimine. Benton mescola perfettamente i toni ironici e picareschi con quelli tragici e commoventi, mantenendo comunque uno sguardo distaccato sugli eventi narrati. Nonostante ciò, realizza il ritratto affettuoso di una gioventù allo sbando, in un certo senso ancora innocente (il loro sguardo incredulo quando, dopo aver sparato ad una lepre, dovrebbero scuoiarla ma preferiscono lasciarla dov'è dicendo che "gli è passata la fame") eppure protesa verso la sfrontatezza, la ribellione, la trasformazione finale in delinquenti. Maestosa è la fotografia naturalistica di Gordon Willis, virata ai toni color seppia ed ispirata ai quadri dell’epoca. Il cast è composto da facce giovani e credibili, con in testa il bravissimo ventitreenne Jeff Bridges, già lanciatissimo dopo i grandi ruoli in L’ultimo spettacolo e Fat City. Tutto è restituito con estremo realismo: le cupe notti attorno ad un fuoco di bivacco, i proiettili sparati, il finale che si conclude sulle note del bel tema musicale di Harvey Schmidt. Non c'è più speranza, non c'è più un futuro a cui aspirare, non c'è redenzione. Il processo si è ormai completato: "Mani in alto!"

 

Jeff Bridges, Barry Brown

Cattive compagnie (1972): Jeff Bridges, Barry Brown

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