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Patlabor 2: The Movie

Regia di Mamoru Oshii vedi scheda film

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AndreaVenuti

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La recensione su Patlabor 2: The Movie

di AndreaVenuti
9 stelle

Patlabor 2: The Movie è un film d'animazione giapponese del 1993 diretto da Mamoru Oshii, sequel di Patlabor The Movie del 1989 (//www.filmtv.it/film/138947/patlabor-the-movie/recensioni/898245/#rfr:film-138947) nonchè ulteriore lavoro del cosiddetto gruppo Headgear di cui Oshii è il leader creativo.

 

Sinossi: Yukihito Tsuge, membro d'elite del Jieitai, le forze di autodifesa giapponese, durante una missione per conto dell'ONU subisce un'imboscata da forze nemiche senza ricevere nessun aiuto ed assistenza dal propio paese destinandolo così a morte certa, si salverà solo per miracolo. Poco dopo rientra in gran segreto in Giappone innescando una serie di attentati mascherati come azioni militari con l'obiettivo di dare vita ad una guerra civile tra polizia e forze di difesa militari.

L'intento finale di Tsuge è quello di far provare alla propria gente gli orrori della guerra.

locandina

Patlabor 2: The Movie (1993): locandina

Oshii è un autore che ha sempre prestato la massima attenzione alla realtà contemporanea del suo paese, analizzandola con estremo giudizio ed inventiva attraverso la cosiddetta  "fantascineza hard" e Patlabor 2 lo conferma pienamente.

Prima di procedere con l'analisi è importante effettuare una breve contestualizzazione storica poichè nel 1992 (un anno prima della realizzazione del film) si verifica la prima controversa collaborazione tra l'ONU e il Jieitai nell'ambito di una missione di peace keeping in Cambogia e Mozambico, l'episodio suscita estremo clamore e critiche verso le forze militari giapponesi poichè secondo la costituzione (proclamata essenzialmente dagli americani post seconda Guerra Mondiale) le truppe giapponesi non possono combattere in territorio straniero e da questo episodio prende avvio il film:

L'opera infatti si apre con Tsuge al comando del suo Labor in un terriotiro del sud-east asiatico durante una missione in collaborazione con L'ONU.

 

Tra i tanti spunti interessanti del film notiamo subito un particolarissimo utilizzo dei robot; i Labor visto il genere di appartenenza dell'opera (anime mecha) dovrebbero essere i protagonisti principali ma in realtà sono quasi omessi dal film tranne la brevissima sequenza iniziale ed il finale. Per Oshii quindi i robot sono solo un pretesto per mettere in scena un cupo e tesissimo (nonostante l'azione sia ridotta all'osso) thriller politico, evocando con paurosa lungimiranza il terrore del terrorismo (il 20 marzo del 1995 si verifica il nefasto attentato alla metropolitana di Tokyo commesso dalla setta religiosa dell'Asum Shinrikyo).

Per Oshii l'obiettivo primario è quello di criticare l'attegiameno indifferente e pigro del suo popolo di fonte a questioni spinose dalla politica estera, alle relazioni con gli USA fino ad arrivare al rapporto uomo-tecnologia; a tal proposito emblematica la sequenza in cui i militari invadono le strade di Tokyo con i carri armati, con la popolazione che sembra quasi indifferente continuando con la sua routine.

 

Patlabor 2 inoltre colpisce anche per il suo forte spirito filosofico-esistezialista, marchio di fabbrica del suo regista; Oshii propone importantissimi riflessioni sul concetto di guerra e di pace attraverso lunghe sequenze di dialogo tra Goto e Arakawa.

Oshii mette pure in scena una storia d'amore anticonvezionale tra un membro della polizia ed il terrorista Tsuge; relazione ambigua e minimalista che ci viene mostrata attraverso particolari sequenze come una vecchia fotografia di gruppo con i due sorridenti oppure con una fantastica scena in cui la poliziotta prova, senza riuscirci, ad incontare il suo amato in gran segreto in una Tokyo notturna ed innevata.

 

Ottima anche la regia con Oshii che propone soluzioni diverse e variegate, da una messa scena hitchcokiana dove si respira un'aria di tensione opprimente e di minaccia incombente (la sequenza dell'incontro segreto tra Goto e Arakawa rende omaggio a Sabotage del 1936) per arrivare ad uno stile post-moderno con riprese di videosorveglianza oppure soggetive dei piloti militari all'interno dei loro robot contraddistinti da un'interfaccia cyber-tecnologica, per concludere agli attacchi terroristici incredibilmente realistici.

 

Piccola curiosità: in Patlabor 2 c'è il debutto dell'ormai famoso basset hound che apparirà in quasi in tutte le produzioni di Oshii.

 

Patlabor 2 è senza dubbio un capolavoro, amato tra l'altro da grandissimi nomi dell'animazione come Tomino, Anno e Miyazaki.

 

 

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