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Casablanca

Regia di Michael Curtiz vedi scheda film

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La recensione su Casablanca

di articolotre
10 stelle

Casablanca mon amour, in 16 brevi note

 

• Rick e Ilsa (Humphrey Bogart e Ingrid Bergman) si sono amati a Parigi. Con l'occupazione tedesca, quando lui ha lasciato la città lei non lo ha seguito e si sono persi. Ex contrabbandiere di armi, sempre dalla parte dei deboli, Rick ora gestisce il Rick's Café a Casablanca, nel Marocco Francese di cui i nazisti stanno assumendo il controllo. Proprio qui riappare lei e la fiamma si riaccende, ma ora è insieme al marito, prima ritenuto morto poi ricomparso. Leader della resistenza antinazista dovrebbe andarsene, cosa quasi impossibile. Rick però è venuto in possesso di due rari permessi di transito, come li userà?

 

• Casablanca è ritenuto il più popolare dei film dell'età d'oro di Hollywood. Candidato a otto premi Oscar, ottenne i tre fondamentali di miglior film, miglior regista e miglior sceneggiatura

Nel 2007, dopo 65 intere annate di altri grandi film, era ancora al terzo posto nella lista AFI dei 100 migliori film statunitensi di sempre, preceduto solo da Quarto potere e da Il padrino.

 

• Osannato dalla grande critica, ottenne anche il riconoscimento di quella più esigente. Umberto Eco nel 75 valutò il film come un "polpettone di per sé modesto con dei gigioni formidabili" capace però di raccogliere tutte le situazioni classiche che rimandano ad altri film, ad altre storie: "..due cliché fanno ridere - osservava - cento cliché commuovono."

In Casablanca infatti ci sono l'amore, la fuga, la perdita, il ritrovamento, il cinismo, il viaggio verso la salvezza e l'Africa, l'America, l'Europa e l'amicizia, il tradimento, la generosità, il sacrificio… insomma c'è tutto, e tutto marcato e amplificato fino a diventare archetipo.

 

• Uno dei principali motivi del successo del film fu che Bogart non recitava Rick: metteva in scena se stesso! La saggista Louise Brooks osservò che negli anni precedenti Casablanca Bogart era visibilmente invecchiato molto "Gli effetti della lotta contro la propria inerzia - lavoro e whisky, senza sonno e cibo - si vedevano tutti". Da aggiungerci la contemporanea grave crisi del suo matrimonio e la convinzione che il film sarebbe stato un fiasco clamoroso.

 

• L'altro dei principali motivi del successo del film fu che anche Ingrid Bergman non recitava la parte della donna combattuta e incerta fra due uomini: lo era davvero! Continuava a chiedere come sarebbe finito il film, a chi dei due doveva fare di più gli occhi dolci, senza ottenere risposta. Intimidita, recitava con Bogart e non sapeva con quale intenzione guardarlo, idem con Paul Henreid che interpretava il marito Victor.

 

Ingrid Bergman, Humphrey Bogart

Casablanca (1942): Ingrid Bergman, Humphrey Bogart

 

• Mayo Methot, la terza moglie di Bogart, era convinta che il marito fosse innamorato della giovane partner, in realtà Bogart la trascurava bellamente. La Bergman cercava invano di stabilire un minimo di comunicazione e di rapporto: "Ho sempre percepito una distanza, come un muro davanti a sé, mi metteva soggezione". Per cercare di capirlo si risolse ad andare a vedere più volte il suo Il mistero del falco, allora in proiezione a Hollywood.

 

• Le riprese iniziarono il 25 maggio 1942, a cinque mesi dall'attacco giapponese a Pearl Harbor e dall'entrata in guerra degli Stati Uniti. Il copione era scritto solo per la metà ma erano in corso rimaneggiamenti ai quali arrivarono a mettere mano più di 50 persone (sic) e non era ancora chiaro se doveva uscirne un film impegnato o romantico o ironico-satirico.

A una settimana dalla fine delle riprese non si sapeva ancora come il film sarebbe finito: Rick viene ucciso e Ilsa fugge insieme al marito? Muore il marito e lei fugge con Rick? Ilsa si ferma a Casablanca con Rick dopo che il marito ha potuto mettersi in salvo con una lettera di transito?...

 

• Intanto l'Ente che presiedeva al Codice di Produzione (PCA) intervenne più volte, soprattutto in materia di sesso, chiedendo che il film facesse capire che la storia dei due a Parigi era avvenuta perché il marito era creduto morto e stabilendo che ora Ilsa non andasse a letto con Rick per avere in cambio le lettere di transito e che non lasciasse il marito eroe di guerra per l'amante.

 

• Alla fine Rick farà partire Ilsa con il marito e si addentrerà nella nebbia insieme al capitano Louis Renault (Claude Rains) Ma come? E perché? Era indispensabile una battuta finale che definisse il senso di tutto il film. La celebre "Louis, forse oggi noi inauguriamo una bella amicizia" che esplicita l'intenzione di passare attivamente alla resistenza e valorizza la rinuncia di Rick conferendogli un'aureola eroica, fu decisa solo a film finito e venne incisa sopra la colonna sonora tre settimane dopo la fine delle riprese.

 

Ingrid Bergman, Humphrey Bogart, Claude Rains, Paul Henreid

Casablanca (1942): Ingrid Bergman, Humphrey Bogart, Claude Rains, Paul Henreid

 

• La prima uscita negli USA è del gennaio 1943, in Italia del novembre 1946. In Italia il film subì delle censure: il cognome italiano di un faccendiere venne deformato per farlo sembrare straniero, due scene in cui un ufficiale italiano risulta dipendere dalle forze tedesche vennero tagliate, l'impegno di Rick a favore dei ribelli etiopi contro la guerra coloniale italiana venne trasformato in impegno nella guerra cino-giapponese. Censure in chiave nazionalistica vennero adottate pure il Germania e (anche moralistiche) in Irlanda.

 

• A parte l'inno francese della Marsigliese contrapposto alla canzone patriottica tedesca Die Wacht am Rhein, il leitmotiv del film è il celeberrimo ritornello di As Time Goes By:

You must remember this
A kiss is just a kiss
A sigh is just a sigh
The fundamental things apply
As time goes by.

(Liberamente: Ricordati di questo / che un bacio è sempre un bacio, / un sospiro è sempre un sospiro, / le cose che contano restano, / se pure il tempo passa.)

 

• La canzone, scritta nel 1931 per un musical di Broadway, è stata inclusa al secondo posto delle canzoni dei film di sempre nella lista dell'AFI. Nei decenni è stata cantata da quasi tutti i grandi interpreti musicali fra cui: Billie Holiday,  Bing Crosby, Perry Como, Frank Sinatra, Louis Armstrong,  Rod Stewart, Chet Baker, Julio Iglesias, Amanda Lear, Barbra Streisand, Mina, Jimmy Durante e Bob Dylan con una versione del 1959 e una del 2017. 

Il simpatico Dooley Wilson, che la canta nel film, era un batterista professionista che non sapeva suonare il pianoforte ed era impacciato ad imitare i movimenti di braccia e mani così che perché queste risultassero coperte dal pianoforte veniva ripreso perlopiù frontalmente. In realtà l'accompagnamento al piano, fuori campo, fu del compositore e pianista Elliot Carpenter.

 

Humphrey Bogart, Dooley Wilson, Sydney Greenstreet

Casablanca (1942): Humphrey Bogart, Dooley Wilson, Sydney Greenstreet

 

• Tre fra le più note battute di Rick (in classico stile Bogart):

1 - Di che nazionalità siete?

- Ubriacone.

- Allora siete cittadino del mondo.

2 - Dove sei stato ieri sera?

- È passato tanto tempo, non me ne ricordo.

- Ci vediamo stasera?

- Non faccio mai piani in anticipo.

3 - Che cosa vi ha spinto fin qui a Casablanca?

- Ci sono venuto per fare la cura delle acque.

- A Casablanca? Ma qui è il deserto…

- Fui male informato.

 

• Tre fra le più note battute di Ilsa:

- Mentre il mondo crolla scegliamo proprio questo momento per innamorarci!

- Ah, vorrei non amarti tanto!

- Baciami, baciami come se fosse l'ultima volta!

 

• Una versione di Casablanca colorizzata uscita nel 1988 ebbe critiche negative e trasmessa in tv non riuscì ad entrare fra i 10 programmi più visti della settimana. Stephen Bogart, figlio di Humphrey, dichiarò "Se si vuole colorare Casablanca, perché allora non mettere le braccia alla Venere di Milo?"

 

• Innumerevoli lavori successivi riprendono il titolo, una delle battute o delle situazioni di Casablanca, sia nei film che nelle serie tv e perfino nel mondo dei fumetti. L'omaggio più importante è il noto Suonala ancora Sam (in Italia Provaci ancora Sam) in cui un imbranato Woody Allen riesce a conquistare Diane Keaton grazie ai consigli che gli da il fantasma di Humphrey Bogart (interpretato da Jerry Lacy, con tanto di espressione ombrosa cappello e impermeabile) e alla fine ripete alla donna le stesse parole d'addio dette dal suo eroe nel film affrettandosi a precisare "sono di Casablanca, ho aspettato tutta una vita l'occasione di usarle."

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