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Due sotto il burqa

Regia di Sou Abadi vedi scheda film

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Cast Due sotto il burqa

A dirigere Due sotto il burqa è la regista Sou Abadi. Nata nei pressi del Mar Caspio in Iran, la Abadi è arrivata in Francia all'età di 15 anni dopo aver vissuto due diverse dittature in patria. Ha iniziato a fare cinema occupandosi in un primo momento di montaggio per passare poi alla realizzazione di documentari. Nel 2002 il suo SOS Teheran, un film girato con la tecnica del cinema verità, ha richiesto sei mesi di riprese ed è stato salutato dalla critica come uno dei più audaci documentari sulla società iraniana. Nel 2012, dopo lo sviluppo di diversi documentari, ha iniziato a scrivere la sceneggiatura di Due sotto il burqa, che sarebbe diventato a tutti gli effetti il suo lungometraggio di finzione d'esordio.

Protagonista di Due sotto il burqa nei panni di Armand è Félix Moati, giovane attore francese apprezzato in Il medico di campagna. Racconta la regista sul personaggio: "Ho sempre voluto che Armand fosse di origine iraniana: era fondamentale per mostrare come l'oscurantismo religioso, prima di disturbare le società occidentali, ha sconvolto la vita dei popoli dei paesi musulmani. Armand, inoltre, è stato cresciuto da genitori fortemente politicizzati, due rivoluzionari che gli hanno insegnato a combattere per ciò che vuole e a rischiare portati in scena da Anne Alvaro e Miki Manojlovic. La figura di Mitra, la madre di Amand, è un mix della mia famiglia, di mia madre, mio padre e me stessa. Mio padre è stato comunista e mia madre ha sempre creduto nei diritti civili. Li ho sempre visti litigare: l'unica volta in cui sono stati d'accordo è quando hanno deciso di farmi partire dall'Iran".

Leila ha il volto dell'attrice Camélia Jordana, vista in Babysitter per amore e Vengo subito, mentre il fratello Mahmoud è impersonato da William Lebghil, apparso in Jacky nel reame delle donne. I due appartengono a una famiglia della classe media. I loro genitori hanno voluto che studiassero e hanno chiamato il figlio maggiore Mahmoud in omaggio al poeta Mahmoud Darwich. La loro scomparsa ha però causato un forte vuoto emotivo in Mahmoud, che ha finito con il rifugiarsi nella religione e con lo scivolare nel fondamentalismo, mentre Leila è invece atea.