Regia di Charles Crichton vedi scheda film
E' un discreto giallo, con una bella fotografia in bianco e nero, sostenuto da buoni attori, a cominciare dal poco noto Stephen Boyd. E' un film silenzioso e ricco di dialoghi, con qualche bella atmosfera specie nelle scene sulla riva lasciata libera dalla bassa marea. Non tutti i momenti, tuttavia, sono ben compatti e condotti dal regista, come ad esempio le scene tra il protagonista e la ragazza bionda. Anche la sceneggiatura non mette bene in chiaro i termini del loro rapporto, lasciando – non so se volutamente o no – una certa ambiguità intorno alle reali motivazioni di lui (sentimenti sinceri o solo volontà di scovare l'assassino?). L'appunto principale che tuttavia faccio al film è proprio sulla soluzione del giallo. Senza anticipare nulla, dico semplicemente che le basi psicanalitiche su cui si fonda l'omicidio mi sembrano tirate per i capelli, e credo appartengano ai numerosi eccessi cervellotici in cui questa scienza è incappata.
Precisato questo, è un film che comunque vale la visione, che si lascia apprezzare soprattutto per il suo tono pacato e introspettivo, prezioso in quest'epoca dove per forza ci dev'essere azione frenetica e rumore.
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