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Baby Driver - Il genio della fuga

Regia di Edgar Wright vedi scheda film

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La recensione su Baby Driver - Il genio della fuga

di genoano
6 stelle

Miracoloso ibrido tra musical e action movie nei primi 25 minuti, con un personaggio e un protagonista azzeccatissimi, si declassa poi a normale film d'azione con tanta musica e parecchie esagerazioni, calando ulteriormente nel finale. Voto 6 e mezzo.

Ryan O'Neal in "Driver l'imprendibile", Jason Statham in "The Transporter" e Ryan Gosling in "Drive" hanno trovato il loro nipotino/figliolo/fratellino minore : è "Baby driver", imprendibile imberbe pilota-deejay virtuoso della derrapata controllata, interpretato da Ansel Elgort, attore discretamente espressivo ( rende efficacemente l'imperturbabilità della "poker-face" di default del suo personaggio, ma anche la giustificata non più contenibile collera nei confronti dell'empio Pazzo, la pietas filiale verso il padre adottivo, e l'espressione estatica, e come dargli torto, ogni volta che contempla Debora/Lily James ) e particolarmente a suo agio con la musica e col ballo. L'eccentrico regista e sceneggiatore inglese Wright, noto per i suoi bizzarri film con Simon Pegg e Nick Frost, inventa un personaggio strepitoso e un espediente, quello della necessità di rimediare all'acufene, che gli permettono di inserire naturalmente fiumi di musica nel vortice dell'azione e nei momenti di svolta della storia; filma una sequenza d'azione iniziale impeccabile, legata da parentela a quella con cui si apre "Drive" di Winding Refn, e un'adrenalinica fuga a perdifiato nel centro commerciale e dintorni a base di parkour; ma rinuncia presto all'ambizione, troppo difficile da realizzare per un intero film, di sovrapporre il musical all'azione; inoltre, come nei suoi film inglesi, purtroppo non riesce a contenersi, perde la misura e inanella forzature e assurdità in serie ( Foxx straborda dal suo ruolo nuocendo alla storia, Hamm continua a ricomparire in modo sempre più improbabile e petulante, Spacey cambia atteggiamento in modo incongruo, certe scene sfidano le leggi della fisica ), vanificando in gran parte, ma per fortuna non del tutto, quanto di buono mostrato nella prima brillantissima parte del film.

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