Regia di Angelo Orlando vedi scheda film
Film "sempreverde", dalla storia universale, sicuramente di ispirazione fumettistica, dai risvolti di commedia irresistibili. Punti di svolta apprezzabili e ritmo nelle scene che a partire dal punto centrale della storia si susseguono in un crescendo continuo di azioni e battute.
C'è da dire che questo film invecchia bene. Sarà per la scelta della fotografia patinata, con colori saturati e accesi, soprattutto risaltata nelle scene in interni, con un'atmosfera tra il gotico e il grottesco, frutto di un gioco di tensioni e punti di svolta che a un certo punto della storia, tengono in piedi tutto il meccanismo della "padella alla brace" in cui finiscono travolti i due personaggi principali; sarà probabilmente anche per il gusto del "vintage" che impreziosisce ciò che sembrava ovvio, in un presente storico probabilmente troppo coinvolto nell'accogliere e omaggiare la sterzata verso il "pulp" d'oltreoceano, ma "L'anno prossimo vado a letto alle dieci", dell'allegra brigata capitanata da Orlando, campano di Roma, maschera tragicomica e autore di storie mai banali, porta avanti da un ventennio, questa fuga nella notte di capodanno che è una bellezza rivedere e osservare ogni volta sul piccolo schermo o anche, semplicemente, cliccare su qualche scena che ormai il web offre in piccole dosi.
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