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Omicidio al neon per l'ispettore Tibbs

Regia di Gordon Douglas vedi scheda film

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La recensione su Omicidio al neon per l'ispettore Tibbs

di mmciak
6 stelle

 "Omicidio al neon per l'ispettore Tibbs" diretto nel
1970 da Gordon Douglas,devo dire che non mi
è dispiaciuto,ma anche lasciato perplesso.

La storia si svolge a San Francisco e racconta
che una prostituta viene assassinata nel quartiere.

Una voce anonima telefona alla polizia accusando
dell'omicidio padre Logan,
un pastore molto noto nel quartiere
per una battaglia per migliorarlo.

L'ispettore Tibbs,suo
amico da 20 anni,si incarica delle indagini
però alcuni elementi fanno
sospettare proprio di padre Logan,
ma nessuno in modo decisivo.

Il Film prodotto dalla Mirisch Corporation,è il sequel
dopo l'enorme successo con 5 Oscar
di:"La calda notte dell'ispettore Tibbs" di tre
anni prima,e al posto di
regia al posto di Norman Jewison
figura l'esperto del filone
poliziesco come Gordon Douglas,
e se il prototipo aveva
la capacità di andare oltre il genere,
questo è diventato un Film di genere.

La storia anche qui si tratta di indagare
su un omicidio che Tibbs deve risolvere
con il suo modo diretto,e questa volta
lo deve fare con un pastore del quartiere
che conosce da 20 anni,ma non crede sia stato lui
a farlo e allora costruisce i tasselli
in giro chi conosceva la vittima.

Il Film nel complesso è datato e ha
i suoi tempi e se il primo come sotto testo
aveva il razzismo e il degrado,questo si occupa
del malcostume,della falsità e sulle situazioni
dei quartieri che stanno scoppiando e Tibbs
vede queste cose e cerca di insegnarli ai suoi
figli,soprattutto allo scorbutico maschietto.

Infatti qui si vede molto il rapporto con la moglie,
che è un matrimonio felice e con i due figli.

Nel Cast oltre naturalmente a uno dei
più famosi Attori di colore Sidney Poitier,che sembra
nato per questo ruolo e Martin Landau,
nel ruolo del pastore che ci regala un
interpretazione maiuscola e sentita
e figurano anche:
Barbara McNair-Anthony Zerbe e  Linda Towne.

Invece nel reparto tecnico segnalerei
la cupa fotografia di Gerald Perry Finnferman,
le splendide musiche del mitico Quincy Jones
e le scenografie di Addison Hehr,che rendono
una buona messa in scena.

In conclusione un Film medio,
molto inferiore al prototipo e anche
più commerciale,che ti intriga
per la vicenda che è costruita
come puzzle,ma ha anche
qualche ingenuità,ma ha
un finale che non ti aspetti
e mischia tra il giallo verbale
con un poliziesco d'azione.

Il mio voto: 5,5.

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