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In nome di Dio - Il Texano

Regia di John Ford vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su In nome di Dio - Il Texano

di mmciak
6 stelle

"Three Godfathers-In nome di Dio - Il Texano"
diretto nel 1948 da John Ford,devo dire che
mi ha lasciato perplesso.

La storia racconta che tre fuorilegge, guidati dal
bandito texano Robert Marmaduke Hightower,
dopo aver compiuto una rapina fuggono inseguiti
dallo sceriffo Perley "Buck" Sweet, un nome che è tutto
un programma e cioè Dolce Perla.

Lo sceriffo,durante la fuga con un colpo gli buca dove c'è
l'acqua e le costringe a fuggire nel deserto dove le terribili
condizioni di sopravvivenza li costringeranno tornare indietro.

I tre intanto continuano invece la loro fuga sino a quando
trovano in un carro da pionieri abbandonato una donna
morente che sta per partorire e che si scoprirà poi essere
la nipote dello sceriffo Sweet.

Allora aiutano a partorire la donna, prima di spirare,
e gli affiderà il neonato ai tre che, impietositi, giurano di
portarlo in salvo.

Ma poi si rendono conto che quello è un segno del destino,
e si dirigono a Gerulasemme.

Il Film prodotto dalla MGM è l'ennesimo lavoro
di John Ford e anche quello con la collaborazione
con John Wayne,ed è tratto dall'omonimo romanzo
di Peter B. Kyne,ma siamo di fronte a una pellicola
che non è tra le migliori del regista che realizza
un Western di Natale in toni fiabeschi,anche se
a mio parere il soggetto non c'entra molto,
e a un certo punto sembra tutto forzato.

Infatti il tutto è condito da ingenuità narrative
a partire dal principio quando i tre entrano
in Arizona e si soffermano fuori in una casa
dove c'è il cognome "Dolce" e si divertono
per questo,per poi parlarci con questa persona
e la moglie che gli offre un caffè e gli dice
come si chiama,anche se dopo si accorgono
che è lo sceriffo.

Questi tre non sono prudenti e il colpo in banca
lo fanno lo stesso subito,mentre uno di loro
è già stato identificato,e scappano verso il
deserto.

Poi lo sceriffo con un colpo gli buca dove tengono
l'acqua e le costringe a cercarla per sopravvivere,
e allora con astuzia si dirige dove c'è l'acqua dove
loro devono andare per forza per dissetarsi,
e uno di loro è anche ferito a un braccio.

Questo aspetto dell'acqua l'ho trovato azzeccato,
ed è un punto di interesse che ti coinvolge per
un bel pezzo di tutto il complesso,finché non svolta
quando trovano una donna in cinta abbandonata da un
marito che ha fatto esplodere i pozzi di acqua,
e allora la aiutano a partorire.

Ecco da qui devo dire che l'ho trovato forzato
e tutta la parte fino alla fine, perché questi
diventano buoni dopo che sono diventati
"Padrini" del bambino e che manterranno
la promessa di accudirlo,e prende una
piega "buonista" e a tratti ridicola quando
il personaggio di John Wayne culla il bambino,
e non si capisce se vuole far ridere o è
umorismo involontario,per poi addirittura
prendere una via "religiosa" e dove sono
sotto Natale,questo appunto per realizzare
un prodotto per le festività.

Comunque poi Ford utilizza a tratti l'ironia
con un tormentone dove un cavallo non vuole
ne salire o scendere dal treno.

Ma poi Ford come tipo di sceneggiatura
ha un sapore approssimativo e poco curato
rispetto ai suoi soliti Film.

Da segnalare la buona direzione degli Attori
dove devo dire che Wayne non spicca molto,
nonostante sia il protagonista,a mio parere
sembra abbia dato il minimo sindacale,
quello che spicca invece è la bravura di
Ward Bond che interpreta  Perley "Buck"
SweetPuck,per i suoi modi bonari ma anche
cattivi quando c'è bisogno e rende molto
per tutto il complesso, e poi risultano:
Pedro Armendáriz-Harry Carey Jr.-
Hank Worden-Mae Marsh-Jane Darwell-
Mildred Natwick-Dorothy Ford-Jack Pennick-
Charles Halton-Guy Kibbee-
Fred Libby e Ben Johnson.

Da segnalare nel reparto tecnico la bella
Fotografia di Winton C. Hoch,le musiche
di Richard Hageman e le scenografie
di James Basevi e Joseph Kish,
che rendono una buona messa in scena.

In conclusione un Ford minore,
che tenta di fare un Western Natalizio,
ma riuscendo parzialmente perché
la storia sembra non adatta e funziona
fino a un certo punto,poi diventa tutto forzato,
dove prende una via religiosa,quasi inverosimile,
dove da quando esce il neonato diventa anche
ridicolo,con l'"Happy End" dietro l'angolo dove
ambientano un processo in un saloon vicino
a un banco del bar con brindisi,insomma un
mezzo scivolone.

Il mio voto: 5,5.
 

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