Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Divertente commedia di Carlo Vanzina (che scrive come sempre in coppia con il fratello Enrico), uno dei suoi film migliori degli ultimi anni. Certo bisogna stare al gioco, al classico canovaccio da commedia degli equivoci un po’ cialtrone e a una comicità greve e di pancia, ma il film è lontano anni luce da certi prodotti inguardabili sia per confezione sia per comicità in senso stretto.
Qui invece, si viaggia a un certo ritmo complice l’assortimento di un buon cast: Salemme e Ghini sfoderano il loro solito gran mestiere ma la sorpresa sono le spalle, funzionali ed efficaci. Stefania Rocca, solitamente impegnata in ruoli un attimo più impegnati, funziona come consorte sfortunata di Salemme e regala almeno un buon momento di comicità nella lunga sequenza ambientata a Zurigo dove i due realizzeranno un bel colpo ai danni di Ghini e compagna. E funziona ancora di più, oltre ad altri buoni comprimari come Maurizio Mattioli nei panni di un improbabile autista con l’accento torinese e Teco Celio in quelli, assai divertenti, di un banchiere svizzero. Mentre Manuelona Arcuri, invecchiata rispetto ai fasti di un tempo ma ben diretta, è capace di tirar fuori un personaggio da coatta che non sarà originalissimo ma strappa in più momento la risata. Vanzina, che deve farsi perdonare un filotto di film deboli o poverissimi (Olè, 2061 – Un anno eccezionale, i recenti Torno indietro e cambio vita e Miami Beach), lavora su binari stabiliti e non regala chissà quali sorprese ma porta a casa un film decoroso, con alcuni momenti simpatici e un ritmo discreto.
Non sarà insomma il travolgente Zalone e nemmeno i loro primi film trash e genuini come Viuuulentemente mia e compagnia, ma Non si ruba a casa dei ladri non è nemmeno una di quelle brutte copie dei cinepanettoni con cui il povero Massimo Boldi sta chiudendo mestamente la propria carriera di mattatore.
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