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California

Regia di Michele Lupo vedi scheda film

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La recensione su California

di scapigliato
8 stelle

Ringo cresce, matura e diventa California, alias Michael Random. Particolarmente ispirato il film di Michele Lupo ci regala il Giuliano Gemma migliore, più consapevole del suo ruolo, seppur non cambiando il suo stile secco ed arido, che il clichè eastwoodiano comunque imponeva. E' sicuramente un film che nella sua lentezza racchiudeva l'idea base, l'estetica e la poetica che si volevano comunicare. C'è tristezza fin dall'inizio, quando sotto una pioggia incessante, gli sporchi e odiati sudisti cercano di ricominciare a vivere. E poi, e soprattutto, quella fattoria nella nebbia, con una famiglia che ha perso un figlio in guerra. Lì c'è William Berger, sempre con quella faccia da padre triste, e stavolta ha ragione di esserlo. La morte del figlio porta ancora più tristezza di quella che già abitava in quelle terre nostalgiche, e questa malinconoia cresce ancor di più quando vediamo il padre continuare nei suoi lavori di campagna, quasi inutili ormai, avvolto dalla nebbia. Ma quando California decide di ritrovare la seconda figlia, rapita dallo spietato Withacker, ecco che il film comincia a cambiare location e colori. Dalla triste e piovosa montagna si passa al deserto caldo e solare. Dai colori freddi che richiamano apatia, si passa ai brillanti colori del sole.
"California" non è solo un film sulla vendetta, come normalmnte vediamo, ma nel motivo della guerra, vuole richiamare in ogni suo sviluppo, la tragedia di ogni essere umano e l'assurdità del massacro. Fondamentale William Berger quando dice che preferiva avere un figlio vivo che eroe, e liquida in fretta la sua medaglia spiegando che c'è già troppo ferro in casa ad arruginire.
Convincente anche Miguel Bosè, che nel ruolo del povero figlio riesce veramente a farci piangere la sua morte. Peccato per Franco Ressel, qui giusto in una velocissima, quanto inutile, apparizione. Avrebbe meritato di più.
Ma per essere il 1977 è uno spaghetti-western riuscitissimo.

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