Regia di Claude Chabrol vedi scheda film
Dopo l'esordio, l'anno precedente, con Le beau Serge, Chabrol aveva girato l'altrettanto piacevole I cugini ed ora arrivava al terzo lungometraggio con questo soggetto tratto da un romanzo di Stanley Ellin e sceneggiato insieme a Paul Gegauff (già collaboratore per la precedente pellicola). Un cambio di cast (nei primi due film i protagonisti erano i medesimi) ed un approfondimento dei temi della famiglia e soprattutto dell'ambiente domestico borghese sono i due elementi maggiormente evidenti in questo A doppia mandata; fra gli interpreti troviamo così Jean-Paul Belmondo, la nostra Antonella Lualdi, Madeleine Robinson (premiata per questo ruolo al festival di Venezia) e Bernadette Lafonte, già in Le beau Serge, ma anche nel corto Les mistons di Truffaut. Alle atmosfere di critica di costume si affianca lo sviluppo noir di una storia che arriva ad accusare la gelosia 'classista' borghese perfino di omicidio, in nome della propria onorabilità. Film di breve durata (appena un'ora e mezza, per giunta scarsa), con ritmo modesto e dialoghi convenzionali, non molto acuti. Chabrol pone comunque le basi per molti dei suoi futuri lavori, affrontando apertamente la spietata società odierna ed intessendo una trama sufficientemente 'nera'. 5,5/10.
Padre di famiglia borghese si procura un'amante; quando la relazione si fa palese, i figli dell'uomo la prendono male. Tragedia in arrivo.
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