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Electric Dreams

Regia di Steve Barron vedi scheda film

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La recensione su Electric Dreams

di mmciak
6 stelle

"Electric Dreams" diretto nel
1984 da Steve Barron,
devo dire che è curioso.

La storia si svolge a New York,
e racconta che Miles è un giovane architetto
imbranato e continua ad arrivare in ritardo al
lavoro.

Finché da un amico viene convito a comprare una
agenda elettronica,e gli propongono un Computer
che compra e comincia a usarlo.

Intanto arriva la sua giovane e bella
vicina di casa Madeline,che suona
il violoncello e cominciano a frequentarsi.

Ma dopo un collasso informatico il Computer
comincia ad avere una sua personalità.

Il Film prodotto dalla Virgin Movie
e la Metro-Goldwyn-Mayer,
e l'opera prima del regista di
video-clip Steve Barron,
famoso per aver fatto
degli a-ha "Take on Me"
e "Billy Jean" di Micheal Jackson
per citarne due,e qui ci racconta
una Commedia con sfumature sentimentali,
dove c'è un triangolo "lei,lui e l'altro",
con un uomo,una donna e un Computer.

Cominciamo con il dire che per l'idea
andava bene un corto o un mediometraggio
per una trama stiracchiata e risicata,
ma ha il merito di aver visto il mondo
di oggi di internet e le macchine casalinghe
di giochi (il Commodore è del 1985) e di aver
anticipato i tempi in modo clamoroso e
sorprendente,soprattutto all'inizio
e anche l'idea di "Corto circuito",
proprio per il fatto che una macchina
comincia ad avere emozioni.

Però bisogna dire che questo non è
un film perfetto,anzi ingenuotto,
a tratti banale e allunga il brodo
con le musiche e giochi di montaggio
che dopo un po risultano fastidiosi
per una totale mancanza di idee.

Infatti io dico che se non c'erano
questi io avrei apprezzato di più,
perché già il tutto è girato tipo un
cortometraggio per l'esordio del
regista che si vede che sperimenta
il mezzo (a parte i video-clip). 

La scena che mi è rimasta impressa per
l'aria cinefila e quella quando vanno al
Drive In e c'è il Capolavoro:"Casablanca",
dove a lui succede di tutto.

Da segnalare la buona direzione degli
Attori dove spiccano Lenny von Dohlen
nel ruolo dell'imbranato Miles Harding,
che è in un ruolo che gli sta a pennello
ma soprattutto una giovanissima e già
splendida Virginia Madsen nel ruolo
della vicina di casa Madeline Robistat,
che da sola con il suo viso buca lo schermo,
poi figurano anche Maxwell Caulfield-Don Fellows
e il mitico Giorgio Moroder nel ruolo di
un Produttore radiofonico.

Invece nel reparto tecnico segnalerei le musiche
con i successi dell'epoca e la Fotografia con
colori accesi di Alex Thomson.

In conclusione un Film che fa tenerezza,
il perché a mio parere ha il merito di
essere stato anticipatore dei tempi di
oggi sul computer e sui giochi a casa,
ma che però mette in scena una favola
che ha del musicale,ma con un idea
e realizzazione di un mediometraggio,
e se non c'erano momenti per allungare
il brodo riusciva meglio,ma ha dalla sua
un aria nostalgica per chi c'era negli anni '80.

Il mio voto: 5,5.

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