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Milady

Regia di Richard Lester vedi scheda film

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Marco Poggi

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La recensione su Milady

di Marco Poggi
8 stelle

Diaciamolo, questa seconda parte de "I TRE MOSCHETTIERI" di Richard Lester è una commedia nera e non una divertente semi-parodia, come la prima. Gli attori sono gli stessi, ma l'ambientazione, le psicologie e la trama si fanno più incalzanti. "MILASY - I QUATTRO MOSCHETTIERI" riprende il racconto dal dopo ballo di corte in poi, soffermandosi sia sulla vendetta di Milady (una convincente Faye Dunway che gareggia in cattiveria con la Lana Turner del 1948), che sulla guerra alla Rochelle. Divertenti i siparietti di Aramis e Porthos (Chamberlain e Finlay), simpatico il d'Artagnan di Micheal York, draculesco il conte Rochefort di Christopher Lee, umano e guerriero l'Athos di Oliver Reed. Che dire ? Spero che, prima o poi, editino questi due film in DVD, magari con un doppiaggio nuovo, che colleghi il primo film al secondo.

Sulla trama

Dopo aver sventato il complotto di Richelieu dei diamanti per screditare la regina Anna agli occhi di Luigi XIII, i moschettieri devono affrontare le insidie di Milady de Winter.

Sulla colonna sonora

Azzeccata.

Cosa cambierei

Il doppiaggio italiano. Secondo me, dovevano essere richiamati gli attore che adattarono il film precedente.

Su Frank Finlay

Divertente e sboccato come Porthos.

Su Richard Chamberlain

Uno stuzzicante e graffiante Aramis, un personaggio molto solare, se confrontato con gli altri eroi di Dumas che interpretò (il conte di Montecristo del 1975 e Luigi XIV e il suo gemello nel film tv "LA MASCHERA DI FERRO" del 1977).

Su Raquel Welch

Bella e procace, anche se il suo è più un cameo.

Su Faye Dunaway

Milady si scatena e la Dunaway, come la Welch nel primo film, mostra le sue grazie, seducendo d'Artagnan, Rochefort e il carceriere puritano Felton.

Su Oliver Reed

Grandissino Athos, un'interpretazione degna della sua fama, anche se di poco inferiore a quella di Vsan Heflin del 1948.

Su Michael York

Grandissimo d'Artagnan campagnolo e guerriero.

Su Richard Lester

Bravissimo, come nel primo.

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