Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Stranger Things

di scancanensi

9 stelle

- Prima regola: non limitarsi ad osservare che, in questa serie, tutto è visto e rivisto, perchè la full immersion negli anni '80 non si limita alla scenografia, ma utilizza anche le tematiche di molti film fanta- horror- thriller di quel decennio, e dei decenni limitrofi ! La cosa è dunque voluta, ma il merito è proprio questo: l'aver saputo creare un' opera nuova utilizzando il vintage. Infiniti sono i riferimenti a film e serie tv del passato, ma il divertimento è proprio nel ritrovare le similitudini, specie con le maggiori opere di Stephen King: "Carrie", "IT", "Il miglio verde" (alcune puntate della serie sono dirette dallo stesso Frank Darabont), senza parlare dello stile tipico di molte serie e film del passato: "La cosa", "la guerra dei mondi", "Poltergeist", "E.T. l'extraterrestre", "twin peaks", e naturalmente: "il villaggio dei dannati"!. Poi, ci sono dettagli troppo curiosi per pensare che sia una casualità: ricordate "uno sceriffo extraterrestre, poco extra, molto terrestre" ? Ebbene, la location di Stranger things è la stessa dove nel 1979 fu girato quel simpatico film, in cui uno sceriffo grande e grosso (tutto italiano) proteggeva un bambino con un apparecchio dai poteri paranormali, ricercato dal governo. Nonostante l'enorme mole di puntate, non ci si dilunga mai più di tanto, l'adrenalina scorre, niente "cliffhangers": i finali sono autoconclusivi, non lasciano per niente l'amaro in bocca, come invece accaduto per tanti prodotti "di successo".
- Stagione 1- 2: scompare un ragazzino, qualche giorno dopo viene ritrovato il corpo e fatto il funerale. Tutti danno per scontato che sia lui, ma la mamma no: percepisce la sua voce tramite il telefono, e costruisce apperacchiature in grado di comunicare col figlio scomparso in una dimensione "sottosopra", insieme a molti altri. Nel frattempo, compare una tipa con poteri telecinetici, che viene nascosta in casa dai ragazzini amici dello scomparso, e travestita con una parrucca: si scoprirà essere fuggita da un "campo di concentramento" (con tanto di numero tatuato sul braccio), dove agenti del governo fanno esperimenti sui poteri della mente per scopi bellici legati alla guerra fredda con l' UR.S.S., ma a quanto pare, questi esperimenti hanno scatenato forze oscure senza controllo: un mostro che somiglia a un cane aggredisce la gente della cittadina, fuoriuscendo da una dimensione alla quale si accede tramite una porta... il capo della polizia, frastornato da alcool e psicofarmaci, ritroverà ragion di vita rivelandosi il protagonista della storia, indagando sul caso in parallelo ai tre ragazzi amici dello scomparso armati di fionda, mentre quelli del governo daranno la caccia alla tipa, che tramite i suoi poteri "telecinetici", si vendicherà dei suoi aguzzini... largo dunque a mostruose forme che invadono la città, sfide continue con le oscure forze del male, fenomeni elettromagnetici, lampade che si illuminano a cinquemila watt, pseudo- esorcismi, fino a che il male oscuro non uscirà ... dalla bocca !
- Stagione 3- 4: come era prevedibile, la suspence cala, e tutto diventa meno misterioso, si va sull' horror satanico classico, con mostri che parlano stile mangianastri con pile scariche. Tuttavia rimane l'adrenalina, seppur si faccia più strada la commedia, a tratti toccante, riducendo l'horror, il thriller e il resto a brevi (ma intensi) episodi. Continuano i richiami al passato, e nell' ambientazione, e nelle citazioni: stavolta è il turno di "echi di una breve estate" che fa "a botte" contro una serie di mostri sia umani che non... una via di mezzo tra "terminator", "blob, il fluido che uccide" e i dinosauri di "jurassic park". Apparentemente ridondante, per non dire nauseante, il tema centrale dell' odio contro l' U.R.S.S., ma ricordiamoci che deriva dall' ambientazione ai tempi della guerra fredda. Per il resto, i personaggi diventano via via più amabili, e nel finale dispiace che sia terminata la serie. Il cast in generale è eccellente, ma la Bobby Brown è superlativa, rendendo l'opera uno dei capolavori degli ultimi anni !

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