Ferrara, giovedì 1 dicembre alle 20.30 presso il Cinema Apollo, anteprima nazionale di Woody Allen, Midnight in Paris.
Palazzo dei Diamanti, aperta fino all’8 gennaio:
GLI ANNI FOLLI
La Parigi di Modigliani, Picasso e Dalì
un film e una mostra che procedono paralleli.
La mostra ha un percorso molto ricco, opere da tutto il mondo che conosciamo, da tempo nella nostra memoria visiva.
Di sala in sala si susseguono visioni ed emozioni che la fertile fantasia del regista che traduce in favola nel percorso a ritroso dei suoi personaggi, quella fuga dalla realtà in una specie di récherche che ognuno misura su sè stesso, ed è evidente che è questa la Parigi, l’Europa, che Woody Allen ama.
IBallets Russes di Diaghilev, un trionfo di colori, fantasia, libertà espressiva
Nomi come Matisse, Braque, Picasso collaborarono con Diaghilev e grandi musicisti come Debussy, Satie, Strawinskij composero per lui
De Chirico e altri curarono gli allestimenti teatrali, e in mostra appaiono alcuni modellini originali, teatrini di quelli che una volta erano la felicità dei bambini.
Anni folli, quelli.
Nei teatri e nelle sale da jazz, nei caffè e nelle gallerie, fra bistrots e atéliers nacque la "Scuola di Parigi", la “festa mobile" di Hemingway , perché per l’ultima volta si riuscì a credere ad un sogno di pace, sembrava davvero che Venere ce l’avesse fatta a convincere Marte a deporre le armi e tendere il collo taurino verso le sue labbra.
Solo così poteva fiorire l’arte, e ne fiorì tanta.
Fa’ che intanto le azioni feroci della guerra riposino sopite
per tutti i mari e le terre.
Solo tu puoi giovare con pace tranquilla ai mortali,
perché alle feroci azioni di guerra
Marte presiede signore delle armi,
che spesso nel tuo grembo si riposa,
vinto da eterna ferita d’amore,
così, sospendendo la testa reclinata, si pasce d’amore,
guardando te, o dea, avidi gli occhi, e dalla tua bocca pende lo spirito supino.
Dunque tu, o dea, raccogliendo col tuo corpo santo,
sovrastandolo, sciogli dolci parole dalla bocca,
richiedendo, gloriosa, la placida pace ai romani;
infatti comporre, in questo tempo iniquo alla patria,
non possiamo con l’animo sereno…
Lucrezio De rerum natura, L.1, vv.29-42
________________________________________
Poi tutto finì.
Le luci della ribalta si spensero e da un pezzo nessuno le ha più accese.
E oggi Woody ha confezionato una favola, come fece in un tempo lontanissimo un pastore/poeta, Esiodo, che ci raccontò delle cinque età dell’uomo, dall’età dell’oro giù giù fino all’età del ferro.
Woody aggiunge l’ età dei sogni (e cosa resta come alternativa al lettino dell’analista?)
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta