Certo, l’avevo preparata: “Uno dei film più belli della storia del cinema... Ti farà morire dal ridere... Mitico... Lo devi assolutamente vedere...” Però non era scontato che le piacesse. D’altronde erano più o meno le stesse parole che avevo detto a mia moglie Simona qualche anno fa quando lo avevamo visto insieme, ma a lei non era assolutamente piaciuto e praticamente non aveva mai riso. Invece mia figlia Virginia (11 anni) ha riso, e anche tanto. Dall’inizio alla fine. E la sua è stata un vera e propria visione partecipativa: “Come si chiama l’attore?... Hai visto la macchina a tre ruote come nel cartone di Mr. Bean? (la mia risposta: “Beh, Mr Bean deve molto al tipo di comicità di questo film e magari non è un caso che anche lì ci sia una macchina uguale” Virginia: “E’ vero! Ed è anche dello stesso colore!”)... Ma perché non passa da dietro??? (quando Peter Sellers non riesce ad venire fuori dopo avere parcheggiato)... Ma fermala!!! (la carta igienica che non smette di srotolarsi nella memorabile scena del bagno). E alla fine quando Peter Sellers riaccompagna a casa la splendida (questo parere mio) Claudine Longet... “Ma è giorno?” “Sì, è il mattino dopo”, “Ti ricordi da zia Lucia quando ci siamo seduti a mangiare a pranzo e ci siamo alzati che era ora di cena?”

Mia moglie stava nell’altra stanza e ogni tanto faceva capolino: “Certo che siete proprio uguali voi due... vi sento ridere alla stessa maniera e negli stessi punti... mah, a me ‘sto film non mi piace.”

Domanda di rito finale: “La scena che ti è piaciuta di più Virginia?” “La padrona di casa che sviene e cade puntualmente ogni volta nella schiuma e il gruppo jazz che continua a suonare imperterrito”. Che dire di più?